non capisco!
Non capisco! (tante cose da un po’ di tempo)
Prima hanno spazzato via questa e tra un po’ anche quest’altra casa dovrà scomparire dal mio quartiere. Ovvero, capisco benissimo, è sempre una questione di soldi, ma mi monta la rabbia ugualmente, anzi dipppiù.
La casa non è un granché, ma il glicine bianco che la veste è una meraviglia, lo integrassero almeno nel nuovo progetto!
Questo glicine è qui da un bel po’ di tempo e quando sfreccio per strada in bici (è una di quelle belle strade in discesa, dove la pedalata si rende inutile), vengo avvolto dalla nuvola del suo profumo, che ne annuncia la presenza a parecchi metri di distanza, e mi si allaccia addosso fino al semaforo in fondo alla strada; a volte, assicuratomi che non arrivino auto, chiudo gli occhi per un istante e mi sembra di gustarlo al meglio.
Non sono un grande appassionato di varietà albine delle fioriture, ma ripensandoci, è tutta una questione di sfondi, sfumature e accostamenti!
Qui e ora, con questo intonaco ocra, i grappoli bianchi illuminati dal sole al tramonto hanno un sapore di padiglione imperiale cinese e mi mancheranno.
Teoricamente ci starebbero bene delle ricetuzze bianche, e invece no, verdi!
Per ritrovare la calma e l’armonia, una bella zappetta zen (di quelle che mi suggeriva equi tempo fa), che tranquillizza tutti tranne la bee, che al solo pensiero di assaggiarla va in escandescenza!
VELLUTO DI CRESCIONE
Mi sono procurato un bel mazzo di crescione al banco del solito contadino, l’ ho lavato velocemente, l’ ho asciugato e l’ ho tuffato in due belle tazze di brodo vegetale bollente (provate a fare il brodo con i soliti cipolla, sedano, carota e rapa! Un gustino fine fine, quasi giappo) e ho fatto riprendere il bollore. Ho tolto dal fuoco e ho passato al mixer, ne ho prelevata una tazzina e ci ho sciolto per bene due belle cucchiaiate di formaggio cremoso spalmabile, sì sì quello bianco un po’ acidulo; ho mescolato con il resto della zuppa e mi sono goduto il bel verde tenero del risultato.
Per il dessert, ancora verde!
Con la Biokistl è arrivato un bell’avocado maturo…si fa il gelato!
GELATO DI AVOCADO E YOGURT DI CAPRA
Questo gusto è un grande classico della più buona gelateria bio di BZ (quando proprio sono in vena, e decido di strafare mi sparo un cono cioccolato 70%, pera e panna montata, una roba da avere le visioni!), e a forza di assaggiarlo, ho deciso che era il momento di provare a farlo da solo.
Ho scavato la polpa dalle due metà-avocado, conservandole in freezer. Ho passato la polpa matura al mixer con due yogurt di capra, due cucchiai di miele di acacia, la punta del coltello di vaniglia naturale e un cucchiaio di olio di riso. Ho messo in freezer in un contenitore di alluminio e ho continuato a mescolare, ogni 10-15 minuti circa, finché non si è formato il gelato (non avevo voglia di andare in soffitta a tirare giù la gelatiera! A proposito devo inaugurare la piastra per i waffel..a presto!). Ho riempito i due mezzi gusci, il tempo dello scatto e me li sono pappati prima che si sciogliessero.
Dallo schizzamento assoluto, la sera praticamente svengo sul divano, vi auguro un buon fine settimana.
A tempi meno concitati e confusi, saluti golosi cat