cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

sabato, novembre 29, 2008

bianca come il...gesso!

oggi ne è venuta giù tanta, ma tanta tanta...anzi troppa! (andate in fondo al post please). E ne sono volate anche tante, ma tante tante! Per fortuna ho fatto in tempo a godermi una splendida pausa pranzo sotto i fiocchi, con la bocca aperta e la lingua fuori per catturare, come un rospone, i fiocchi più succulenti, ascoltando con piacere lo scrocchiare dei miei passi e annusando il buon profumo della neve fresca. Le mie care erbazze sbucavano dalla coperta bianca, col capo chino, come fontane di ghiaccio e, nella smania di fotografarle, ho dimenticato di scrollarle dalla neve pesante. Dopo qualche ora di intensa nevicata, dei loro bei fuochi d'artificio vegetali non rimane che il ricordo, queste foto e un cumulotto di neve e paglia spampanata. In compenso mi rimangono i rami rossi dei cornioli, ancora più brillanti nella neve e i pupazzetti di bosso, tutti in fila, come pasticcini ricoperti di glassa (non li amo molto, ma con il cappuccio bianco, anche la più noiosa aiuola del vivaio assume un aspetto fiabesco). Dunque torniamo alla neve in città: bella 10 minuti, poi rompe! oggi in bici, tornando al lavoro, per schivare un ragazino contromano sulla ciclabile -mannaggia a lui quante gliene ho dette! - , ho fatto un doppio carpiato con avvitamento multiplo e triplo tolup doppio axel e chi più ne ha più ne metta! Mi sono ri alzato, ho inforcato la bici e sono andato a lavorare, un po' dolorante a dire il vero...poi, alle quattro, ops, non sentivo più la mano e ho pensato bene di andare a controllare. la bee ha vinto ragazzi! per quest'anno, combinato così, ho idea che ne farò pochi di biscotti: frattura trochite omerale destro con insufficienze cuffia (sì sì, proprio il, destro vak* put$°°# la mis"% schif, provate a lavarvi i denti con la mano sinistra, per dire!). devo rimanere con la mia mezza camicia di forza per un bel mese! poi si vedrà...ma non doveva essere finito il periodo sfigato?? Comunque, a costo di far incazzare la bee, ai biscotti non ci rinuncio, magari riesco a coinvolgere i pm nel delirio del biscottamento?! Per prepararci al periodo superdolce, facciamoci un po la bocca salata:
GUOLASH DI PATATE ZUCCA E PEPERONI VERDI
Ho pulito e tagliato a spicchietti due patate e una piccola zucca hokaido, quelle arancioni potenti, che si possono mangiare con la buccia e contengono molta più vitamina a delle carote; poi ho pulito 4, 5 peperoni verdi cornetto dolci, e ho sbucciato e affettato a rondelle sottili due cipolle bianche. In un largo tegame ho fatto rosolare la cipolla in olio evo e un po' di burro, con semi di cumino un po' schiacciati; quando è diventata bella trasparente ho aggiunto il resto delle verdure, ho alzato la fiamma e ho fatto rosolare per bene, ho bagnato con mezzo bicchiere di aceto di mele bio e ho fatto evaporare per bene. Ho aggiunto tre bei cucchiai di paprica dolce ungherese e un cucchiaino di paprica forte, ho bagnato con brodo vegetale e ho portato a cottura, a coperchio chiuso e fuoco dolce, per 20 minuti circa; bello sapido, necessita di un buon pane mollicoso per pucciare il sughino. E adesso, dopo aver scritto il post con la mano sinistra - che delirio coi tasti del mouse, e lunedì come farò al lavoro? - vado a spararmi una bella pastiglietta che qui il trochite duole (mannaggia e pensare che fino ad oggi non sapevo nemmeno di avercelo un trochite!) saluti golosi e permettetemi 'n po' 'nkazzati, cat

sabato, novembre 22, 2008

erovia

Cling Cling [tramestio di chiavi] "Accidenti è così tanto che manco che non riesco nemmeno a ricordarmi la chiave di accesso, oh, finalmente! Screeck, sbamm, tuc ta tuc tac [rumore di passi nell'androne, essì, anche la rete c'ha il suo androne e la sua portinaia, anzi, con quello che ho letto in giro ultimamente, di portinaie ce ne sono parecchie! ;O)]. Orpa ma è possibile che anche nel giroscale del webcondominio aleggi sempre odore di broccolo?! devo lamentarmi con la portiera... noo, guarda la cartella della posta?!uno non può stare via per un pochino che te la ingolfano di spammmm; 'spetta un po'?, ma dai?, ma grazie, che bello!! Tra tutto questo ciarpame rischiavo di non vedere i messaggi preoccupati dei miei vicini di blog, sìssì quelli lì, sui campanelli a destra dello schermo! grazie cari! Entriamo va'...ma, cos'è 'sto odoraccio? ussignur e quella roba mummificata lì sul tavolo??? Aggià, le zucche e le tortillas, e ci credo, sono lì da quasi due mesi! 'spetta che spalanco un pochino lo schermo, un po' d'aria fresca fa sempre bene e si porta via i cattivi pensieri. Ciao cari, non diciamolo troppo forte, ma il periodo sfigato sembra ormai oltre le spalle e mi è tornata voglia di passare ancora qualche ora nella mia cucina con giardino, qui nel webcondominio. Adesso accendo il fuoco nel camino, vi preparo qualcosa di dolce e dopo... vi cuccate tute le diapositive dei colori autunnali! chi si addormenta, niente dolce! le vignedicittà funghettibeige pioppodoro e ciliegiarancio betullediluce monticolozen tappeto radici e adesso il dolcetto promesso
BRETZEN DOLCI GLASSATI
la ricetta è quella dei pani dolci per la festa di Ognissanti, un po' alleggerita da burro e uova. dalle mie parti, i bambini di madrelingua tedesca li ricevono in dono dalla madrina o dal padrino, per i Santi (ma la tradizione oramai, sta scavalcando la barriera linguistica - le cose buone e le parolacce sono le prime ad essere accettate e condivise) Di solito questi pani hanno la forma di una gallina, di un coniglio o di una corona; i simboli pasquali hanno un chiaro riferimento cristiano mentre la corona, detta del ringraziamento del raccolto, viene dritta dritta dai riti pagani per ringraziare e ingraziarsi i protettori dei campi. Con un po' meno uova e burro però, si possono fare degli ottimi pani dolci da colazione, io ho sostituito il burro con olio di colza bio, dal profumo leggero di fiori e fieno e dal gusto neutro e ho usato un solo uovo. Ho setacciato in una grande ciotola 500 g di farina manitoba con 80 g di zucchero di canna integrale, la buccia grattugiata di un limone e ci ho sbriciolato 15 g di lievito di birra fresco e un pizzicone di sale. In un pentolino ho intiepidito 1/4 di latte con 90 g di olio di colza bio ( vanno bene anche 100 g di burro o 90 g di altro olio non troppo saporito), ho levato dal fuoco e ci ho aggiunto un uovo intero, leggermente sbattuto; come per i muffin, ho unito i secchi agli ümidi, ma 'stavolta bisogna andarci dentro di olio di gomito e smanazzare e sbatacchiare l'impasto per buoni 10 minuti, aiutandosi con della farina sulla spianatoia ( e pensare che avrei una planetraia, mezza regalata, lì che mi aspetta, ma 'stavolta, dopo la misteriosa comparsa in cucina della ingombrantissima vaporiera, di cui racconterò più in là per lasciare sedare le acque, la bee mi manda veramente a vivere in soffitta!) Quando la palla non appiccicava più, ma rimaneva bella soffice, l'ho messa in una ciotola coperta da un panno umido, in forno spento - così non prende aria - per almeno tre ore. A volume raddoppiato le ho tirato un cazzotto per sgonfiarla e l'ho lanciata sul tavolo più volte - ecco, magari non fatelo a mezzanotte , i vicini potrebbero lamentarsi), poi ho ricavato dei luuunghi rotolini e li ho intrecciati a bretzen; mi raccomando fateli lunghi e sottili, altrimenti, in cottura succede come a me, che si sono incicciati troppo, perdendo la forma. Ancora un quarto d'ora a lievitare, una bella pennellata d'acqua e poi inforno bello caldo a 190° per 20 minuti mezz'ora. nel frattempo ho preparato la ghiaccia, ho spremuto il limone rimasto nudo, e ho mescolato 4 cucchiai di succo con 200 g di zucchero a velo e una punta di vaniglia bourbon, mescolando bene. Ho tolto i bretzen dal forno e li ho pennellati con la ghiaccia e li ho cosparsi di granella di zucchero, la glassa acidula sul morbidobretzen è una goduria. Adesso, miei cari, dopo le diapo e il dolcetto, vi devo mandare a casa, che qui è tutto una ragnatela e un polverone, e sapete quanto sia maniaco delle pulizie, a prestissimo, ma questa volta è vero, saluti golosi cat