cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

martedì, gennaio 26, 2010

voglia di bianco

Una bella camminata sulla neve, ecco quello che ci voleva per togliersi di dosso questo torpore invernale che mi ha tenuto lontano dal blogghe, pura pigrizia lo ammetto! Organizzati quattro panini e un po' di companatico, riempiti i thermos di the bollente, raccattati i figli dei nostri amici - sì perché vorrete mica andare in montagna a camminare da soli coi pm vero??? si parte. Che bella fatica sprofondare un pochino nella neve farinosa, il naso ghiacciato, sbuffi bianchi ad ogni passo, che se non c'è vento si possono fare anche gli anelli, come con le sigarette, ma vuoi mettere il profumo dell'aria ghiacciata. Coi pm ci lanciamo in una degustazione, assaggiando i vari strati di neve. Mmm, c'è quella ancora morbida e vellutata degli strati più bassi, che si compatta fino a raggiungere la consistenza del pane - Nik, il pm grande, riesce a farci un donut, io vado di muffin. Poi c'è lo strato superficiale, briciole di ghiaccio sbarluccicanti, che si possono gustare lasciando attaccare i cristalli direttamente alla lingua con effetto panatura - alla terza volta ti sembra di avere un bastoncino del capitano al posto della lingua e fi cominfa a paflafe cofì e in bocca rimane un gusto fresco e metallico; ma la vera goduria sono i ghiaccioli appesi agli abeti, ambitissimi e sempre sull'abete più lontano (vedi cosa ci si deve inventare per farli camminare), liscissimi, da lasciar sciogliere in bocca, magari alternando una sgranocchiatina ai minuscoli semi alati degli abeti e dei larici, pinolo alla decima! o ad una bacca di ginepro o, ancora meglio, gustando la polpa ghiacciata delle coccole delle rose canine. E la ricetta? Sono a dieta per l'ennesima volta uffa, ecco, anche! ma siccome devo farmi perdonare il fatto di essere sparito ancora per un mese, non facendo nemmeno gli auguri per il nuovo anno, vi regalo la ricetta dei tortelli di zucca del ramo mantovano della mia famiglia.
TüRTEI CON LA SüCA
Questi li abbiamo fatti il primo dell'anno, insieme ai pm e ai figli dei nostri amici, che mi hanno stupito per l'interesse e la manualità che hanno dimostrato; sono tutto orgoglioso, quasi meglio di un 10 in pagella ;O) ! Abbiamo fatto la pasta all'uovo: circa un uovo medio per ogni etto di farina più quella per impastare e quella da spargere abbondantemente sui vestiti e ovunque ;O); l' abbiamo fatta riposare un pochino e poi l' abbiamo stesa con la macchinetta - devo recuperare dalla mia nonna la mescola in legno di pero fatta dal mio bisnonno falegname! Il ripieno lo avevo già preparato e ho usato: quattro grosse fette di zucca marina, (quelle zucche verdi scuro, costolate e tutte bitorzolute) gentilmente offerte dall'orto del babbo, ma da quello vero, mica dal mio esperimento, ve lo ricordate, vabbè sorvoliamo...evidentemente la Padania non è simile all'America del sud! Ho cotto al forno le fette di zucca con la buccia, finchè non si è formata una pellicina croccante e con qualche bollicina sbruciacchiata. Ho raschiato la pelle bruciata, ho eliminato la buccia e ho passato la polpa al setaccio. Ci ho aggiunto una quantità industriale di grana stagionato grattugiato, la buccia grattata di mezzo limone, una bella grattata di noce moscata, un pizzico di pepe, uno di sale, il rosso di un uovo, una decina di amaretti sbriciolati (ma anche di più se vi piacciono molto dolci), una mandorla amara grattuguiata anche lei (le ho trovate solo in Puglia) - oh, mica mettere aroma di mandorla vero?! credetemi l'ho fatto un anno e ho dovuto buttare via tutto, piuttosto rinunciate! Ah, dimenticavo, alcune belle cucchiaiate di mostarda mantovana tritata finemente, qualche piccolissimo pezzettino di candito sotto i denti è anche piacevole. Si amalgama bene il tutto, si regola di sale e spezie e si riempiono i türtei. Se lasciate intorno al tortello un bel po' di pasta, ci si gode di più il ripieno. Si buttano in acqua bollente leggermente salata e, come vengono a galla si scolano e si condiscono. A casa nostra si va di burro fuso con qualche cucchiaiata di acqua di cottura e profumato con foglie di salvia e grana grattugiato (adesso che l'ho scritta mi è venuto il dubbio di averla già proposta...boh?) saluti golosi a tutti, cat