cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

lunedì, maggio 22, 2006

universi paralleli

\ Maggio, mese propizio per iniziare qualcosa di nuovo. Vorrei inaugurare questo blog condividendo un sapore di maggio e un ricordo che per me significano molto: il sapore dello sciroppo di sambuco e il ricordo della scoperta del mondo parallelo! La terra da cui scrivo è collocata tra due universi paralleli , due mondi, due culture che a volte si sfiorano, si guardano, a volte si piacciono, ma che non riescono mai a venire pienamente in contato. Avete presente le bolle di sapone?! A volte volano da sole, a volte capita che due bolle si uniscano in volo, ma non diventano mai una bolla unica, a separarle rimane sempre un velo, che, per quanto sottile e trasparente impedisce all’aria delle due bolle di mescolarsi. Questo è quello che succede in Alto Adige, basta sostituire alle due bolle la cultura del mondo tedesco e la cultura del mondo italiano, due realtà parallele, divise da limiti linguistici (a dire il vero facilmente valicabili) preconcetti, retaggi storici. Secondo me uno dei modi più divertenti per “varcare la soglia” è sperimentare anche con i sensi la presenza dell’altra cultura, assaggiarla, annusarla per provare a capirla. E anche se si giunge alla conclusione che siamo proprio diversi gli uni dagli altri, e che la comprensione piena non potrà mai essere realizzata (opinione del tutto personale) rimane il gusto di averci provato e si avrà ad ogni modo sperimentato qualcosa di nuovo ed interessante. Direte: ma cosa c’entra con lo sciroppo di sambuco? C’entra eccome, il bicchiere di Holersaft (succo di sambuco) che da bambino mi veniva offerto dalla padrona di casa in montagna durante le vacanze, aveva un gusto nuovo, un gusto interessante, per nulla famigliare ma che mi piaceva. Da allora non ho mai smesso di provare ad assaggiare e a capire i miei vicini di “bolla”. HOLERSAFT = SCIROPPO DI SAMBUCO Raccogliere dieci-quindici ombrelle di fiori di sambuco "mature", cariche di polline, (attrezzarsi con un cesto per non rovinarle) e sistemarle in un recipiente di vetro, affettare un paio di limoni bio e riporli nel contenitore, coprire il tutto con un litro di acqua calda e lasciare in infusione una notte intera. L'indomani filtrare il succo, aggiungere 1 kg di zucchero di canna bianco,(attenzione quello integrale altera il sapore!)e portare a bollore fino allo sciroppo, 10 minuti dovrebbero bastare. A fine cottura aggiungere un bel bicchiere di aceto di mele e fare evaporare ancora qualche minuto. Imbottigliare ancora caldo. Si conserva bene per molti mesi ed è ottimo diluito con acqua fresca ma anche nello spumante non è male! Fiori di sambuco: seccati all'ombra e riposti nelle casse di mele aiutano a conservarle meglio, in infusione sembra che abbiano proprietà rilassanti!

3 Commenti:

Blogger cat disse…

ciao francesca grazie per gli auguri e per la visita cat

25/5/06 22:06  
Blogger sediciaprile disse…

ma questo blog è carinissimo!! In bocca al lupo per tanti futuri scambi di ricette e di opinioni..anche io ho cominciato da poco ma condividere con tante persone sparse per il mondo le mie passioni lo trovo entusiasmante. E in più adoro anche io fiori e piante..(ma sono apprendista anche in quello) Un abbraccio.

26/5/06 11:33  
Anonymous Anonimo disse…

ciao, cat
ti ho "scoperto" stamattina per caso, dovevo fare una ricerca sul sambuco. Ricercare un ulteriore ricetta/metodo per fare lo sciroppo ed eccomi qui, dovevo fermarmi 3 minuti ed invece mi sono fermata mezz'ora ( ma solo perche devo andare) Mi è piaciuto leggere dei tuoi ricordi d'infanzia sul sambuco, a volte non ci rendiamo conto della potenzialità dei nosti ricordi gusto/olfattivi....
A farmi fermare qua sono state alcune similitudini..... tu sei riuscito ad unire il tuo lavoro con una passione, architetto/ giardiniere ,ed è un pò quello che sto cercando di fare io ,cuoca/fiorista. Poi viviamo in un habitat molto simile, io trentino tu alto adige...
Osservavo le foto di ortimparco, ci sono stata pure io un paio di volte, ma a colpirmi non sono state le foto della catenella di legno o del signore che fa i cesti, bensi le foto dei tulipani e del faggio, ....un flash .Subito la mia mente mi ha portato li a localizzare in maniera precisa il posizionamento delle 2 foto, (i tulipani vicino all'ingresso sud, il faggio nei pressi di un "tornante del vialetto".

Grazie, grazie perchè stamattina dovevo essere razionale, materiale , pensare a fare la ricerca nel minor tempo possibile, ma ancora una volta la mia natura è uscita,grazie ad un blogger che mi ha fatto fare questo ennesimo viaggio virtuale nella natura,
cia buona giornata
marzia

24/6/08 09:15  

Posta un commento

<< Home