io non capisco la gente...che non ci piacciono i crauti...
Dopo gli stravizi burrosi delle feste è ora di buoni propositi e anche la Bee sperava di avere la cucina libera dagli "strapeghi" biscottiferi (teglie, stampini, scatole di latta...) e invece no!
Dai "nonni" mi è venuto in mente che da qualche parte avevo visto le crautiere (si LE, mio papà era anche peggio di me in quanto ad acquisto compulsivo di "strapego" da cucina, la pera non cade lontana dall'albero ).
Ravana che ti ravana, "ropeta" che ti "ropeta", le ho trovate in magazzino e magicamente sono apparse nella mia cucina.
Tutta colpa di Daniela che qualche post fa aveva pubblicizzato le mitiche bibbie della fermentazione di Sandor Ellix Katz, il guru punk rock della fermentazione.
Io amo i crauti e i sottaceti e quindi, dopo una puntatina al mercato dei contadini, dove ho trovato dei bei cappucci verdi e rossi e delle ciccissime pastinache ho passato alcune ore di domenica mattina ad affettare i crauti, grattugiare le pastinache, smanazzare e pestare tutto fino a renderlo morbido e succoso con l'aiuto di un po' di sale.
Prima peró, una volta tagliato il primo cappuccio rosso, era cosí bello che ci ho fatto un acquerello.
Esattamente ho fatto così, per ogni mezzo cappuccio affettato finemente con la mandolina, sopra una capiente terrina, ho aggiunto un cucchiaino raso di sale grosso marino integrale non iodato, ho schiacciato e strizzato i crauti per un bel po', cercando di fare uscire più succo possibile. Poi ho grattugiato finemente alcune pastinache con la buccia, ma ben lavate ( in proporzione ho usato 6 bei cappucci e tre pastinache ..la crautiera è da 10 litri!!), ho lasciato riposare una mezz'oretta e poi ho pressato bene nella crautiera ben lavata ed asciugata, schiacciando bene con un pestello di legno, riempiendo la crautiera fino a tre cm dal bordo. Il liquido deve coprire tutti i crauti e, a protezione della sommità ho nesso un bello strato di foglie intere di cappuccio.
Ho riempito di acqua un bel barattolo di vetro e l'ho inserito nella crautiera per schiacciare bene tutte le foglie sotto la "salamoia". Ho riempito il bordo della crautiera di acqua e ho portato in soffitta...tra una settimana proverò ad assaggiare i primi crauti per capire se devo aggiungere sale.
Vi farò sapere - ah, in rete e sui libri ho letto che i crauti possono essere fermentati anche in grandi vasi di vetro o coccio.
Tutto troppo salutare?
E allora godetevi i crauti come ce li siamo pappati noi al Törgelen.
CRAUTI E ERDÄPFELBLATTLN
- crauti fermentati
- olio di semi ( non oliva tradizionalmente!)
- grani di ginepro, foglie di alloro, semi di cumino dei prati o carvi - no cumino di Malta!
- vino bianco, un po' di brodo vegetale
-sale e pepe e un cucchiaino di zucchero
Per le frittelle di patate
- 300 g di patate farinose di montagna
- un torlo
- un cucchiaio di burro
- ca. 100 g di farina integrale
- un pizzico di sale e noce moscata
- olio di semi per friggere
Scaldate i crauti nella padella calda, aggiungete il vino e fate evaporare bene, aggiungete il brodo e le spezie e fate riscaldare, non bollire! per non perdere tutto il buono delle colture batteriche dei crauti, alla fine aggiungete un po' di "salamoia" dei crauti cruda, per ripristinare i fermenti, servite ben caldo, con le frittelle di patate.
Per le frittelle, lessate le patate con la buccia, e ancora calde pelatele e passatele allo schiacciapatate. lasciate intiepidire ed evaporare l'umidità in eccesso, aggiungete farina e tuorlo e impastate bene ma non troppo. Lasciate riposare e poi stendetelo col mattarello sulla spianatoia unta d'olio, nello spessore di 1 cm.
Ritagliate dei rettangoli e friggeteli pochi alla volta in olio abbondante.
Scolatele, tamponatele con carta paglia e servitele bollenti, aprendole in due e farcendole con i crauti, accompagnando con un buon bicchiere di vino rosso leggero beverino come un buon Santa Maddalena o un Lago di Caldaro.
A presto con la prossima puntata dei crauti,
saluti golosi, il cat
19 Commenti:
Li adoro, crudi cotti, in tutti i modi, li faccio spesso cucinati con uvetta e pinoli e piacciono sempre a tutti :-)
Fantastico!!!! Non ho parole, un vero resoconto dettagliatissimo!!!
Grazie del link. :)
Ora lo dico a Carlo Nesler (di Bolzano come te), ma solo perché non conosco di persona Sendor Katz!!
Ecco i tuoi crauti! Non sai che darei x fare quel famoso scambio di vasetti!
La crautiera mi manca (e a dir la verità non ne conoscevo nemmeno l'esistenza!) ma posso attrezzarmi :-P
.
Splendido il tuo acquarello, sei proprio un artista a tutto tondo!
A presto Cat!
Confesso che è un po che non li faccio ma sono sempre una festa abbinati con il pane oppure con una salsiccia
A me è sempre piaciuto un altro verso della canzone : no no io non lo sapevo che la pistola era carica ; certo lo avessi saputo ...
Ciao Ely, in agrodolce?? ah, non ci avevo mai pensato, buona idea.
Daniela, e non solo crauti, sto fermentando a gogo yogurt, ginger beer, verdure in salamoia...i resoconti arriveranno presto...hai un bel talismano per evitare gli strali della Bee ;O)))
Ciao Consu, occhio, quando cominci con la fermentazione è dura non essere tentati e provare vari esperimenti
ciao Günther, anche con il Sur-Fleich non sono male...ogni tanto
Bee, mi fai paura
sg il cat
Che buoni, ma una curiosità puzzano mentre fermentano? Ciao,Valentina
ciao Valentina, con la crautiera non si sente nessun odore perchè ha il bordo a tenuta stagna sommerso d'acqua...quando lo apri però...meglio farlo in luogo aperto o in soffitta/cantina, puzzicchiano assai.
Non mentre li cuoci, la botta di puzza c'è solo all'apertura, come tutte le verdure contenenti zolfo, la puzzetta è quella!
Le verdure fermentate in salamoia, se non contengono aglio o componenti delle crucifere, cavoli, rape,...non odorano tanto, altrimenti puzzicchiano anche loro, ma meno violentemente, meglio fermentare in soffitta/cantina, in casa non è così gradevole, all'aperto in inverno ci vuole troppo tempo, causa il freddo ;O))
E dopo tutto 'sto trattato sulle puzze ti auguro una buona domenica profumata, il cat
quanto mi piace tutto.
cioè.. quella roba che prende tutto il piatto sarebbe UNA frittella?... LA VOGLIO!!!
Eh caro mio questi sì che sono crauti! mica bau-bau micio-micio... noi chiamiamo convenzionalmente crauti (anche io sbaglio) il cavolo stufato in agrodolce. Capeau. Vorrei tanto-tanto mangiarli anche io uffa...
P.s mitica la Vitti :-)))
ciao Artemisia, sono sempre un piacere le tue visite;
ciao Simona, sì, sì, un frittellone gigante e rovente da tagliare in due ed addentare...almeno una volta nella stagione fredda ;O))
No, non sbagli tutti i cappucci anche in tedesco si chiamano genericamente Kraut:
- insalata cruda di cappucci = Krautsalat, ma il cappuccio stesso in dialetto sudtirolese si chiama Kobis 8 a volte Kabis), quindi da noi, l'insalata di cappucci è anche detta Kobissalat;
- i crauti fermentati = Sauerkraut, cioè crauti acidi
e poi c'è il dialetto della Bassa Atesina, che mescola un po' il tedesco all'italiano (trentino) e si chiama tra il divertito e lo sfottò : Krautwalsch, ossia italiano dei crauti ;O))))
sg, il cat
Bee for president ;-)
Bello bello tutto ciò. Anche l'acquerello, molto.
Basi, K.
Io sono la "gente che non ci piacciono i crauti",però ti prego di accogliermi ugualmente nella cerchia dei tuoi seguaci e ammmiratori (bellissimo l'acquerello!) Come ti ho già chiesto altre volte,ti chiedo ancora di scrivere,se puoi,un po' più spesso sul blog. Io vado sempre a vedere se ci sono novità, ma molto spesso resto delusa. Grazie per tutto quello che condividi con i tuoi lettori. Un abbraccio.Anna
Dai Cat fatti sentire :) Valentina
Ma perché non scrivi più? Ci manchi. Ciao,buon Natale e buon anno a tutti voi. Anna
Va tutto bene? è ora che ripubblichi di nuovo :)
Auguri cat a tutti voi
auguri!
Ciao Carlo Alberto, ho ritrovato un tuo commento sul mio blog, czechfood, era tanto che non ti leggevo, lo sai che puoi usare anche la patata cruda, grattuggiata finemente? vuole un pò di aglio e maggiorana... io qualche volta me li sono fatti i crauti, anche il kimchi
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