cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

domenica, novembre 05, 2006

brrr che orrido!

Oggi, domenica veramente speciale: abbiamo deciso di andare a visitare il canyon del Bletterbach di Aldino, e con tutti i mostri a carico!, compresi i più piccoli.
Se avessimo saputo che la passeggiatina si potesse trasformare in una camminata di 2 ore e mezza, tra scalette di metallo ghiacciate, salti e guadi del torrente, arrampicate in verticale ecc. mai e poi mai ci saremmo lanciati.

La discesa all'orrido è stata una passeggiata, e anche la camminata in fondo al crepaccio.
Paesaggi da brivido, le rocce appaiono nude, con gli strati geologici in bella vista, una tavolozza di colori dal rosa antico al bianco al rosso sangue. I pini e i larici ti guardano dalla cima del canyon un po' increduli. L'aria fredda e pungente "profuma di ossigeno". Il torrente è già in parte gelato e il ghiaccio forma sculture bizzarre ad ogni cascatella, sotto le lastre di ghiaccio si vedono bolle d'aria impazzite che creano ghirigori dinamici.

Poi improvvisamente il versante soleggiato, i colori sbiadiscono, e la luce proietta delle ombre inquietanti… avete presente Wile E. Coyote?! C'erano dei massi giganti sospesi su sottilissimi straterelli di roccia… sembrava di sentire da un momento all'altro il famoso fiiiiiiiiiiiiiiiii spiaccik!

Cammina cammina ci troviamo di fronte una parete verticale da SCALARE su esili scalette metalliche, panico! e adesso che si fa… si va!

Solo adesso, riguardando le foto e pensando a sangue freddo all'ultimo tratto del percorso, mi è venuta ancora più strizza, forse siamo stati un po' incoscienti, (nei riguardi dei bambini!) ma gli abbiamo regalato un'esperienza che ricorderanno per un po', eppoi mi piace credere che in questo luogo, forte e solitario, godessimo di una protezione speciale.

Arrivati in cima al canyon ci siamo ripresi dalla sfaticata e dallo spavento, sul prato di una malga, e ci sono volute una serie di cioccolate calde, e ben tre Strauben (frittellone giganti a ragnatela, fatte con l'imbuto, condite con marmellata di mirtilli rossi "Grantn") per riportare il buonumore.

Tornando a casa un tramonto mozzafiato ci ha accompagnato per tutta la discesa a valle, c'ho le ginocchia rotte… ma che bel posto.

saluti rocciosi a tutti cat

14 Commenti:

Blogger Scribacchini disse…

Che dire ... splendido!!!
:-)
Patt

6/11/06 00:07  
Blogger cat disse…

ciao patt, amica notturna, ho ancora negli occhi questo posto, e nella gola la strizza che abbiamo preso, vado a farmi dieci gocce di passiflora! 'notte cat

6/11/06 00:12  
Anonymous Anonimo disse…

Ma avete idea di quante parolacce ho urlato ieri per far schiodare cat dalla macchina fotografica e fargli portare il mio prezioso bambino in salvo oltre il burrone, mentre l'altro tentava di spiaccicarsi facendo un guado sul ghiaccio? Almeno le foto sono venute bene!
Il bello è che sul depliant illustrativo, che abbiamo letto DOPO la gita, c'è scritto che si tratta di un percorso adatto a tutti, anche bambini ed anziani......
se lo dite voi.....

saluti

6/11/06 08:39  
Blogger Scribacchini disse…

Stupendo! Dai che ne valeva la pena! Anche se immagino che,senza ghiaccio, sarebbe stata meno bella per noi fotograficamente ma più serana per voi.
Cara mrs bee, sembra che oggigiorno, se una località turistica non ha un percorso "in artificiale", magari con tanto di ponte tibetano, sai quello sospeso che si attraversa camminando sulle corde, non valga niente. Dovresti vedere dove si arrampica certa gente col neonato nel marsupio! Kat

6/11/06 09:43  
Anonymous Anonimo disse…

In effetti, le scale facevano molta paura a vedersi da sotto, ma erano solidissime e i bambini grandi erano molto sicuri, senza paura, il che è sempre positivo. E senz'altro quello che abbiamo visto era meraviglioso. Però realizzare che sei troppo impegnata a badare a te stessa per riuscire a prenderti cura dei tuoi figli non è una bella sensazione....

6/11/06 13:49  
Anonymous Anonimo disse…

Caro Carlo Alberto, sono la nonna di Sofia ho saputo che è venuta in gita con voi e si è divertita molto. Complimenti per le foto sono molto belle e mi hanno fatto venire voglia di andarci al più presto. Avete avuto anche un bel coraggio!
Un abbraccio nonna Gabri

6/11/06 15:07  
Anonymous Anonimo disse…

Benvenuta alla nonna Gabri e complimenti per la "rocciosa" Sofia, mai un lamento e sempre di buon passo col suo zainetto sulle spalle!

6/11/06 15:21  
Blogger Lajules disse…

Che eroi! Io soffro di tutte le fobie possibili che riguardino la natura, grazie alla citta' che mi ha cresciuto, quindi la vostra impresa mi mette in completa soggezione.

Grazie mille per aver nominato gli Strauben! Li ho mangiati tanti anni fa e giusto la settimana scorsa pensavo: ma come cavolo si chiamavano? Pazzesco.

6/11/06 22:30  
Blogger cat disse…

ciao lajoules: devo postare la ricetta?

6/11/06 22:35  
Anonymous Anonimo disse…

Posto stupendo! Foto bellissime!
SI Cat, posta, posta questa bella ricettina delle frittelle che interessa anche a me. Grazie mille.
Ciaooo

6/11/06 23:52  
Blogger LaCuocaRossa disse…

beeeeeeeeeeeeeeeeello!!!
ma quanti anni hanno i mostri piccoli??(chiedo perchè volgio capire come portare in montagna e quando la mia mostrilla...)

7/11/06 20:27  
Anonymous Anonimo disse…

Il pesaggio è stupendo e le pareti sono fantastiche, le scalette che hai visto sono delle ferrate che spesso si vedono in parete, sono sicurissime, basta avere la giusta attrezzatura. Ben altra cosa è scalare la parete in libera e da proteggere con nuts e friends (sistemi di protezione da incastrare nella roccia).
Sei fortunato a vedere e passeggiare tra quelle pareti così attraenti per me!

7/11/06 21:11  
Blogger rosso fragola disse…

da urlo si,ma per la bellezza delle tue foto, grazie Cat!

7/11/06 23:00  
Blogger Lajules disse…

Posta, posta... (ti prego!)

8/11/06 02:35  

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