cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

lunedì, giugno 19, 2006

il moro

Oramai fanno parte della leggenda e ce ne sono molti di più in città (almeno da noi) che in campagna. Sto parlando dei gelsi Morus alba e Morus nigra, classificati a seconda del colore del frutto. Della stessa famiglia dei fichi, ma originari della cina, sono arrivati in occidente insieme ai bachi da seta, che appunto si cibano solo delle loro foglie. In campagna se ne vedono pochissimi, ed è un vero peccato, perchè i frutti, le more, sono molto gustose, dolci e si prestano a confezionare delle ottime marmellate (dette vincotto al nord e mostarda al sud, tutte a base di more di gelso, zucchero (a volte anche senza, tanto sono dolci queste more!) e altra frutta a pezzi, come zucca, mele, pere ecc, cotta insieme alle more). I gelsi ornamentali, sono perlopiù sterili, cioè non producono frutti (Morus nigra "Fruitless"), perchè in città gli alberi che sporcano, non sono molto graditi. Esiste anche una forma dai rami piangenti ed arcuati il Morus alba "Pendula". La colorazione autunnale è di un bel giallo luminoso. Fortunatamente, dai miei in campagna ci sono un paio di gelsi giganteschi (chissà quanti anni avranno?) e domenica mi hanno fornito la base per questo gelato dal colore lilla pallido.

GELATO DI MORE DI GELSO ("Morichesse" così le chiamava la mia nonna sarda). Ho frullato 250 gr di more con due cucchiai di succo di limone e 150 gr di zucchero, ho aggiunto 250 gr di panna fresca e 100 gr di latte intero, ho mantecato nella gelatiera e, subito dopo averlo fotografato, me lo sono pappato, saluti golosi cat

5 Commenti:

Blogger Scribacchini disse…

E bravo! Io avrei prima pappato e poi fotografato la coppa vuota! :-)))
Patt

21/6/06 23:13  
Blogger cat disse…

ciao patt, forse sarebbe stato meglio! come vedi il sole lo squagliava a vista d'occhio.Bella l'idea: invece del risultato delle ricette, fotografare il piatto spazzolato (ma ... è già venuta a venere in cucina, che ha fotografato il piatto sleccazzato dal suo commensale!)

21/6/06 23:27  
Anonymous Anonimo disse…

questo te lo invidio proprio molto!

22/6/06 14:33  
Blogger empordà experience disse…

I gelsi...io li adoro, mi riferisco alle piante ma anche ai frutti. I frutti li ho sempre chiamati gelsi non sapevo che si chiamassero more dei gelsi! Rappresenta la pianta della mia infanzia, proprio davanti casa dei miei genitori abbiamo una pianta di gelsi selvtica, diciamo, che non da frutti commestibili e la piantò mio nonno quando nacque mio padre, ben 62 anni fa. sotto questa pianta c'ho passato di tutto. pianti, risa, mangiate all'aperto, le meravigliose pizze che faceva mia madre mentre gli altri andavano in pizzeria, le chiaccherate con la gente, le liti dei miei a volte....mi ci riparavo, ci giocavo con le foglie, delle foglie bellissime, abbastanza rigide lucide di un bellissimo verde, le facevo andare sull'acqua o ci costruivo la bara per le formiche. E poi dulcisi in fundo mia madre utilizzava i rami più flessibili, togliendoci le foglie a mo di cinghia....bei ricordi... e poi avevamo anche due alberi da frutto, erano deliziosi, buonissimi succosi, io me li mangiavo direttamente dall'albero.
Un anno e mezzo fa quanddo sono tornata a casa l'albero l'avevano sfoltito un pò ed un fulmine ne aveva aperto un po' la parte superiore, speriamo di ritrovarlo quando torno a casa....

23/6/06 12:38  
Blogger cybergatto disse…

la prima volta che ho mangiato un frutto dei gelsi ero titubante, per me frutti come quelli avrebbero dovuto trovarsi, come per le more o i lamponi, su un altro tipo di pianta, poi ho chiuso gli occhi, aperto la bocca e...gnam!!! ma quanto mi piacciono!!!!!Però oramai ce ne sono così pochi qui dalle mie partidi alberi di gelso...sigh!
>^^<

23/6/06 15:46  

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