cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

mercoledì, novembre 22, 2006

cotogni

Avete mai goduto dello spettacolo dei cotogni in fiore? Noo, peccato!
Tra i piccoli alberi da frutto i cotogni sono i miei preferiti, insieme ai peri, dei quali sono cugini (nella famiglia delle rosacee sono tutti belli, e quasi tutti golosi!) e non sfigurano per bellezza nemmeno nel più elegante e “leccato” dei giardini, nonostante il loro aspetto un po’ campagnolo.
I cotogni, Cydonia oblonga, originari dell’Asia, ma coltivati da sempre in Italia,devono il loro nome alla città di Cidone, sull’isola di Creta; sono dei piccoli alberi o dei grandi cespugli, non raggiungono mai i 4 metri, e si adattano ad ogni tipo di terreno, tranne quelli troppo calcarei.
La fioritura dei cotogni è meravigliosa, grandi fiori a “fiore di melo”, con petali enormi, bianchi, con i contorni sfumati di rosa, che persistono sui rami per molte settimane, i boccioli sono rosa corallo intenso, e insieme ai fiori e alle piccole foglie novelle, regalano alla pianta un aspetto veramente elegante, un’eleganza “zen”, non sfarzosa.
In autunno le foglie acquistano un bel colore bruno che mette in evidenza i frutti, enormi pere bitorzolute, un po’ pelose, più simpatiche che belle!
Avete mai provato ad addentarne una cruda? Bella esperienza!, la lingua diventa scartavetrata-felpata e fi ha la fenfaffione di mofdere un affugamano di fpugna, o un plaid di lana!
Cotti però, i frutti sono molto buoni, come dimostra la loro popolarità tra i food bloggers! vedi qui e qui .
Io li ho trasformati in
COTOGNATA BRUNA

Ho pelato, privato del torsolo e tagliato a tocchetti circa tre chili di cotogne, attenzione, lavoro da farsi con i guanti! (altrimenti le dita diventano di un invitante colore giallo-marrone). Ho messo a cuocere in una pentola dal fondo pesante le cotogne con tre quattro cucchiai di acqua, prima a fiamma vivace, poi a fiamma bassa bassa, finché non ho ottenuto una compot cremosa. Ho pesato la compot e ho aggiunto due terzi del peso in zucchero di canna integrale - dulcita, no mascowado o panela ecc. cambierebbero troppo il sapore della composta! Ho messo nuovamente sul fuoco per circa un’ora a fiamma bassa, mescolando di tanto in tanto, finché non ho ottenuto una pasta molto densa. Ho unto di olio di mandorle una teglia larga e bassa e ci ho versato la cotognata, formando uno strato di circa due centimetri, ho livellato per bene e ho infornato in forno appena caldo per circa un’oretta (40° ventilato). Ho coperto la teglia con carta-forno e ho portato in soffitta (freddo secco, niente umidità please!) per una settimana. Ho capovolto la teglia, dopo i relativi riti di scongiuro, e ho tagliato la cotognata a losanghe; volendo si possono utilizzare le formine dei biscotti, ma resta tanto sfrido e tocca mangiarselo tutto!

La cotognata si conserva, tra strati separati di carta-forno, in scatole di latta o di vetro, per parecchi mesi (se dura!). Prima di servirla mi piace passarla nello zucchero a velo. E’ buona così com’è, ma tra due fette di pane croccante è ancora meglio, e, se uno proprio vuole strafare, può “pocciarla” nella cioccolata fondente, a mo’ di cioccolatino. Saluti golosi cat

18 Commenti:

Blogger Gloricetta disse…

Molto golosa la tua cotognata. Per quest'anno le ho cotte nel vino...ma copio e incollo per la prossima stagione. Glò

22/11/06 14:37  
Anonymous Anonimo disse…

Ciao mi contatti fornendomi un indirizzo mail, se vuoi?
Vorrei farti una proposta (non indecente!).

Io sono:
Armando Minuz
Redazione Libri Food Editore
Via Mazzini 6
43100 Parma
0521388413
info@foodeditore.it

22/11/06 15:20  
Blogger cat disse…

ciao glo', golosa ma un po' laboriosa, non ho ancora provato le vostre cotogne al vino, ma ne ho ancora parecchie a disposizione!
Ciao armando, benvenuto, vengo subito a curiosare di cosa si tratta... saluti golosi cat

22/11/06 20:38  
Blogger D.Blogger disse…

ciao...belle queste cotogne....e chissa' come son buone...

22/11/06 22:21  
Blogger Scribacchini disse…

Oh mamma mamma! C'è solo una casa che mi disturba: la precisione geometrica delle tue losanghette...;-) Kat

Chi come me non ama molto i dolci può sempre giocare a trovare le scatole delle misura giusta per riporre queste buonezze. Ovviamente toccherà mangiarne qualcuna! Remy

22/11/06 22:34  
Blogger cat disse…

ciao daniele, benvenuto anche a te.
Kat, sai com'è in fondo in fondo, ma proprio in fondo, architetto rimango!
Dici che siano un po' troppo da maniaco?
remy, non sono così dolci come sembrano...il casino è stiparle in scatole tonde!

22/11/06 23:39  
Blogger Monica Bedana disse…

Poetico è poetico, come sempre...ma la mela cotogna al mio naso puzza assai...qui la cotognata in questo periodo si mangia molto, sempre col formaggio fresco. Quando patenti il coccio rotto nella zuccheriera fammelo sapere, che te ne ordino 300 pezzi ;-)))! Baci atutta la famiglia

22/11/06 23:54  
Blogger cat disse…

col formaggio, orpa e perchè non ci avevo ancora pensato? grazie canny

22/11/06 23:59  
Anonymous Anonimo disse…

Ciao Cat! sai io non li ho ancora mai visti i cotogni in fiore, spero di rimediare l'anno prossimo. Per curiosità quanto ci hai messo a sbucciare 3 kg di cotogne? La tua cotognata è bellissima scenograficamente e sono sicura altrettanto buona. La si può mangiare anche insieme ai formaggi stagionati, naturalmente senza zucchero a velo;)

23/11/06 10:34  
Anonymous Anonimo disse…

Stupende le cotogne passate per le tue mani... Riesco ad immaginarle... Bravo Cat

23/11/06 12:38  
Anonymous Anonimo disse…

Cari tutti,

il vero casino è schisciare tutti i vermetti che fanno capolino dalle cotogne super-bio e si aggirano per la cucina; e meno male che le cotogne abitate dai vermetti sono state gettate, altrimenti ce n'erano sei chili da sbucciare....

Il problema delle losanghe di cotognata da mettere nelle scatole tonde è veramente uno di quelli che non ci fa dormire.......
Anche perchè da un pover'uomo che si ammazza di lavoro per tagliare tutto quel popo' di losanghe, ne converrete, non si può anche pretendere che faccia un piano di scale per andare in soffitta a prendere le scatole quadrate.....

PS per Remy: non serve neanche ropettare, abbiamo un apposito reparto "attrezzi da cucina "...........

23/11/06 12:47  
Anonymous Anonimo disse…

uhhh ! Che ricordi di cotogne coperte di cenere ai bordi del camino e lasciate cuocere per ore...

23/11/06 14:00  
Blogger cat disse…

ciao francesca, ci ho messo una vita!
ciao paolo, ma i cotogni ti piacciono?
Mrs bee, non te l'ho detto di persona ma te lo scrivo, sono alla caccia di scatole romboidali!
ciao misterq, cotte nella cenere avevo mangiato solo patate e rape, la prossima volta che vado dai miei (caminetto-dotati)già me le pregusto,
saluti golosi a tutti cat

23/11/06 20:55  
Blogger Monica Bedana disse…

Cat, giurami che è vera la storia delle verze!!!! :-DDDD

23/11/06 23:44  
Anonymous Anonimo disse…

Scatole romboidali???
Esistono? No, ditemi di no......

24/11/06 08:51  
Anonymous Anonimo disse…

ciao cat: la cotognata insieme al castagnaccio, era sempre presente nei cestini dell'asilo (ovviamente ai miei tempi)altro ghe ovetti kinder.

a presto

24/11/06 09:30  
Blogger cat disse…

ciao canny te lo giuro!
ciao sergiott, per merenda i miei mostri vanno di pane e formaggio o pane e marmellata, 1 volta in settimana si va di nutella! ogni tanto occorre sgarrare e poi c'ho paura che da vecchio e rinco si possano vendicare, rifilandomi omogeneizzati di pollo transgenico!
ciao a tutti cat

24/11/06 18:48  
Blogger aroti disse…

che buona la cotognata!!....


ehi, attento che torno a ronzare...

24/11/06 19:09  

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