tuttogiap
In questi giorni di follia giardiniera, tutti vogliono tutto e subito (tutti= clienti esigenti=albergatori presi da fregola da apertura).
A contribuire allo sconvolgimento, può capitare che passi metà giornata a rilevare in montagna, a temperature e ambiente inizio-primaveril-tardo-invernali, per concludere la giornata lavorativa in studio, passando in meno di un quarto d’ora dal disgelo alle temperature estive.
Così oggi sono andato a rilevare in polo e pull leggero a Carezza (la foto ve la metto domani perché ho lasciato la fotocamera in studio), roba da batter le brocche, per poi fondere in un pomeriggio assolato, a rilevare un giardino su un costone di porfido, in pieno sole.
L’unica consolazione del pomeriggio è stato imbattermi in un bell’esemplare di Akebia quinata, una pianta rampicante di origini giappo-cines-koreane.
Le Akebia sono veramente interessanti, hanno delle magnifiche foglioline a “Manina dalle dita tonde”di un fresco verde pisello, per non parlare della fioritura: stranissimi grappoli di fiori maschili, dalla forma bizzarra, sui quali spiccano, su due lunghi peduncoli, due grandi fiori femminili, ognuno dei quali provvisto di una dolcissima goccia di nettare trasparente e luccicante.
I colori poi: i fiori maschili sono di un rosa violetto pastello, opalescenti, come fatti di cera, mentre i fiori femminili sono carnosi, a pagoda, di un bel bruno violetto e, meraviglia delle meraviglie, profumano di fragoline di bosco.
Annusarli da vicino è un’impresa, sono letteralmente presi d’assalto dalle api, ma chi saprebbe resistere al profumo e alla stilla di nettare mielato?!
Le Akebia crescono abbastanza velocemente, raggiungendo anche notevoli altezze, con il pregio di fiorire sia in ombra che al sole, ma col difetto di seccare tutti i rami, fino alla base, negli inverni particolarmente rigidi.
Tuttogiappo anche in cucina.
Ispirato dalle gelatine di mattop, mi è tornato in mente un dessert, veramente zen, da comporre nel piatto come un piccolo giardino di pietre.
GELATINA DI MANDORLE E FRAGOLE
Ho scaldato in un tegamino mezzo bicchiere d’acqua con sei grammi di agar agar in polvere (un cucchiaio raso raso), stemperando bene, e cuocendo per un paio di minuti.
Ho aggiunto una parte di latte di mandorle non zuccherato e ho mescolato bene senza formare grumi, infine ho aggiunto tutto il latte di mandorle (mezzo litro) e ho continuato a mescolare.
In una larga tortiera a bordi alti, rigorosamente rettangolare, ho sistemato delle fragole pulite e asciugate, a intervalli regolari (è un dessert che implica impegno zen!), ci ho versato sopra la crema di mandorle e ho posto in frigo, per almeno due ore.
Con pazienza ho ritagliato dei rettangolini di gelatina che contenessero almeno una sezione di fragola, e li ho deposti delicatamente su di un piatto nero (lo so che fa molto anni ottanta, ma vuoi mettere il contrasto?!).
Ho cercato di fotografare il tutto almeno tre volte, ma 1: la fragola è uscita dalla gelatina spetasciando tutta la composizione; 2: il pannello molto giappo, che avevo scelto come sfondo, è miseramente crollato sulla composizione; 3: come la due solo stavolta seguita da siracca detta tra i denti e in giapponese! Almeno così erano le intenzioni.
18 Commenti:
ciao cat!ti leggo sempre con immenso piacere..sei uno dei miei preferiti :D
..e poi la gelatina di mandorle e fragole è una meraviglia...bravissimo!
Cat, altro che zen, se ci mettevi un architrave era STONEHENGE!!! ;-DDD
Sono molto affascinata... Senza parlare del buon sapore che devono avere quelle lastrine d'Albione con il cuore rosso di bosco... Senti un po', ma non è che oltre ai piatti neri (li voglio anch'io per nobilitare le mie mediocri immagini!! ;-)), hai anche lenzuola alla "9 settimane e 1/2"?? Pieni 80's... Ricordi l'arredamento nel film?
Cat,questa devo assolutamente provare a farla.
Bravo!
Lory
Ma allora devo ricredermi, sono stato troppo diffidente. questo dessert è fantastico, il latte di mandorle non ho ancora provato a solidificarlo... mi cospargo il capo di cenere per avere pensato male! Questa ricettina è verammente indovinata e l'aspetto impeccabile, gli sforzi scenografici sono stati ripagati! Il gusto non può essere da meno!
ciao e mi scuso con Mrs. Bee!
Che bella idea!
E' anche un simpatico dopocena estivo, fresco e leggero,
devo mettermi alla ricerca del latte di mandorle...
1) i piatti neri sono in realtà un piatto nero IKEA, acquistato insieme ad uno verde pisello, uno azzurro acquamarina, uno arancio vivo, uno arancio pallido, oltre a ciotole e ciotoline, tovaglie e tovagliette... insomma tutto ciò che a turno vedete fotografato.
2) le lenzuola....tacerei per non risvegliare gli istinti uxoricidi di cat...che ha da poco scoperto una delle performance per cui vado nota con l'uso della lavatrice....
3) lo zen secondo cat è sempre uno spettacolo godibile, non importa se non ti piace il dessert...non avete idea di quante volte ha rifinito gli spigoli per esaltare la fragola....
come sei zen cat! ;-)
questi cubetti sono belli belli, golosi e naturalemnte super zen.
Ciao :-)
CARISSIMO HO COMPRATO UN'AKEBIA QUINATA 3 ANNI FA. NON E' ANCORA FIORITA UNA VOLTA.E' DA IMPUTARE ALLA GIOVANE ETA' O COSA?
GRAZIE GIO'
Cribbio, sono allergico alle fragole!!!!!
datemi una sostituzione!
Help me!
ciao a tutti, sono contento che i cubozzi gelatinosi vi siano piaciuti, nonostante le critiche dell'ape pungente!
è vero, dentro sono proprio zen! magromagro, asciutto ed essenziale, è con l'involucro che ho dei problemini,o)
i cubozzi risultano altrettanto golosi con acinoni d'uva spellati, kiwi, nespole del giappone spellate! buo divertimento cat
per giò: in tre anni dovrebbe avere fiorito eccome! l'hai regolarmente concimata con un concime completo (granulare tipo osmocote in primavera o pellettizzato di stallatico in autunno)
hai usato buona terra di giardino, leggermente acida (con una media percentuale di torba)
L'hai innaffiata regolarmente?
se hai fatto tutto a modino...rassegnati, le piante decidono da sole se il posto dove vivere è quello giusto! saluti cat
lori non capisco i tuoi commenti!
forse non l'ho bagnata cosi' regolarmente credendola un rampicante "rustico".
quest'anno e' molto rigogliosa e in meta' marzo avevo notato di piccoli ciuffetti viola.la settimana dopo e' arrivato il freddo....adesso piu' nulla se non le foglie.abito in provincia di torino collina.
grazie 1000 saluti gio'
Semplicemente un'idea fantastica! Da copiare e ricopiare con varianti per tutta l'estate...
Grzie, Nico
PS
domanda: qualcuno ha letto Agar Agar?
Cat, il tuo blog e` sempre bellissimo, saro' banale, ma "repetita iuvant" :)
Domenica non ho potuto fare a meno di pensare anche a te in occasione di Kitchen Garden.
Un'appassionata di natura e cucina ;)
tra un po' nel mio giardino spunteranno le fragole (se i merli non le mangeranno). Dovresti vedere i vivai olandesi...si trova di tutto;-)
... e così, intanto che fai le fotografie ti ingolli di dolcetti.
poi non ti lamentare se i kg. aumentano.
ciao cat, con grande simpatia.
Golosissima questa ricetta... riguardo alla valanga di sfortuna con le foto: forse qualche albergatore in preda al panico che ti manda qualche saetta?;-))) Beh, lascia che brontolino, in cucina non ci possono entrare, anche se cucini in giardino...
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