onda blu
Sapete come sono gli architetti: forme pulite, linee pure, dimensioni studiate al dettaglio, e soprattutto: nessuno osi mutare di una virgola il risultato tanto cercato! (cosa…? Noo che c’entra io sono archiniere!)
Bene, davanti al nuovo vivaio c’è un gran bel prato, curato, rasato ogni giorno, pettinato, per mettere in risalto la nostra nuova sede (non è mia, magari! Dico nostra perché passando più tempo al lavoro che a casa, ormai la sento un pochino anche mia.)
Era da un anno che il prato, troppo perfetto, mi metteva in soggezione, guardandolo dalla finestra mi prendeva la tristezza, sembrava una moquette!
Così, dalle e dalle, in autunno ho convinto il capo ad acquistare 2000, dico 2000, piccoli bulbi di Scilla bifolia, con la promessa che la vista della fioritura primaverile sarebbe stata fonte di grande ispirazio!
Ho un capo lungimirante!
Per tutto l’inverno abbiamo controllato e aspettato in grazia la comparsa dei primi segni di vita dei bulbilli, finché, alcune settimane fa, con le prime piogge, all’improvviso il prato si è animato di una meravigliosa onda azzurro cielo.
L’onda è fantastica con la luce delle giornate un po’ grigie, o al tramonto, quando contrasta con il verde un po’ giallino del prato invernale, vibrando di un bel blu elettrico, e la fioritura è durata per tre settimane abbondanti.
I bulbi di scilla hanno passato l’inverno senza problemi e ora, verranno rasati insieme al prato; pare che le scilla non abbiano bisogno di lasciare prima ingiallire le foglie per poter essere tosate, ma questo ve lo potrò garantire solo l’anno prossimo.
Oggi sono appassiti gli ultimi fiori e io sto escogitando una nuova scusa per tentare di piantare qualche bulbosa autunnale!
Il freschetto di questi giorni, chiama ancora ricette invernali, e l’altro giorno, con la biokistl, mi sono arrivati dei rafani neri, che fare?
KNÖDEL DI GRANO SARACENO CON RAFANO NERO
La ricetta di oggi è veramente montanara, con sapori decisi!
Ho tagliato a piccoli cubetti due pagnotte rafferme di segale (circa 300 g), non troppo secche, le ho inzuppate con un bicchiere di latte e acqua caldi, Ho affetato finemente tre cipollotti freschi e un pezzettino d’aglio e li ho soffritti in alcune cucchiaiate di olio evo, dopodiché li ho aggiunti al pane. Ho grattugiato una grossa patata e l’ ho aggiunta al pane insieme alla parte verde dei cipollotti tritata per bene, ci ho versato sopra circa tre etti di farina di grano saraceno molto grossolana, ho regolato di sale e pepe e ho cominciato ad impastare decisamente. Con le mani bagnate ho formato i Knödel – gnocchi canederli, come volete, e li ho messi in frigo per un po’, coperti da un canovaccio.
Nel frattempo ho messo a bollire l’acqua per la cottura, con un goccio d’olio e sale e ho preparato il rafano nero.
Ho pelato e grattugiato il ravanello, ci ho aggiunto una mela acida (granny smith) pelata e grattata, aceto di mele, olio d’oliva evo, pepe e sale e ho mescolato per benino.
Ho lessato i canederli per 10’ abbondanti a fiamma non troppo alta, li ho conditi con burro fuso e li ho accompagnati con l’insalata di ravanello nero.
Mia cognata mi suggerisce di provarli anche con una salsina di gorgonzola!
Saluti golosi cat
20 Commenti:
Meraviglia! Sia i fiori che i canederli ;-*
splendida ricetta. Proverò al più presto
Huuuuuuuuuuu! Mai provato... e neanche assaggiato, eppure in montagna ci vado spesso! Mi sembra però un piatto da climi rigidi, qui ormai ci sono 20°!!! Appena ritorna una giornata di mal tempo l'ispirazione saracena arriverà!
ciao
mi piacerebbe conoscerti e scambiare idee su passioni comuni. ti ho trovato cercando il viburno davidii
ciao a tutti, ciao placida e ciao mattop, grazie della visita.
benvenuti adriano e isabella.
Isabella se vuoi puoi scrivermi a "luzachicco chiocciola alice punto it", sei un'appassionata di giardini?
Bella l'immagine di te davanti a
questo prato così perfetto. Che
tristezza!
Hai avuto una bella idea, le scille
con quel colore blu sono stupende,
pensa se insieme ci fossero stati
anche degli anemoni blanda celesti.
Che quadro meraviglioso! ciao
Ma le uova non le usi? Non sono necessarie per tenere insieme l'impasto dei canederli? Qualche volta ho provato a cucinarli ma come di ci tu, mi si sono tutti "spatasciati" nell'acqua, Disdetta! Saluti.
No, no, le uova le usa: è dei neuroni che fa un uso molto parco.......
BZzzzzzzz
Il mio terrazzo è pigro, anzi mi ripaga così di averlo trascurato...
Sob!!
torno a un vecchio argomento: ma poi ti sei liberato per la Landriana?
http://www.aldobrandini.it/sito/giardi/storia.shtml
il 20-21-22 aprile c'è la solita mostra annuale con visita del giardino, immancabile
ciao a tutti.
lau le scilla sono state già ranzate con il taglio dell'erba, temo che gli anemoni non sopravviverebbero al trattamento del grande capo:o(
ciao carmenap, questa ricetta NON prevede uova, ma negli altri canederli le uova le metto, 1 uovo ogni 1/2 KG di pane, il segreto sta nel bagnare il pane (rigorosamente rosette) con il latte e l'acqua caldi, e lasciarlo inzuppare lentamente, prova!
daniela, il terrazzo sarà impigrito dalla stagione passata, mezza balenga, un po' una lunga primavera.
magari mi liberassi per la mostra della landriana, in questo periodo non ho tempo nemmeno per dormire; venerdì sono a casa con i miei piccoli mostri (loro sono in vacanza!), è il mio turno, e mi tocca portarmeli in cantiere! saluti skizzati cat
Passo di qui per augurati BUONA PASQUA caro Cat a te e Mrs Bee + i pargoli... noi ci avvicineremo a voi in questo ponte... la Riviera del Brenta ci attende!
Baci
Splendido il blu, stuzzicante la ricettina!
Buona pasqua a te, mrs Bee e piccoli mostri! :-)))
Abbracci
Patt
Gli anemoni blanda non muoiono dopo
il taglio dell'erba, come le scilla.
Lo dico per esperienza personale.
Nonostante il tuo "grande capo" ce
la farebbero. Ti auguro una serena
Pasqua. Ciao Cat
Tantissimi auguri di Buona Pasqua!!!
Ciao, il tuo blog è molto bello, mi picerebbe trovare in rete dei suggerimenti per "rinveridire" "con facilità" un terrazzo molto soleggiato del nord, io non so da che parte cominciare, hai suggerimenti? grazie. Anna
prova,scusate...
Sono Cat, diminutivo di Caterina. GRAZIE per questo sito. mi sento a casa. sono selvatica, nata in campagna, vivo a milano, giro l'italia per lavoro (ricerche motivazionali), ma appena posso mi ricarico nel verde. è soprattutto il ricordo degli orti e giardini della mia infanzia e adolescenza che mi nutre l'anima quando sono stanca e ho perso energia. Anch'io appassionata di erbe e fiori, scriverò ricette e consigli appena avrò un po' di tempo. la musica è di una dolcezza infinita-visitare il sito mi ha addolcito il cuore, oggi in città. ciao a tutti.e una benedizione all'autore del sito. Cat-caterina
No Cat, l'ho abbandonato e alcune piante sono morte. Era bellissimo ma non sono riuscita amantenerlo tale.
Adesso chiederò l'aiuto di un giardiniere o pensi che potrei fare da sola?
Ci provo.
:-((((
ciao! anch'io ho le tue stesse passioni in più dipingo unendo l'arte all'arte dei giardini, poi esausta mi faccio qualche spuntino. Il tuo sito è veramente interessante che mi dici della rosa chinensis viridiflora l'hai mai vista?
Ciao Fiona
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