cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

sabato, aprile 14, 2007

violette e sgrisoloni

Continua il mio giretto pasquale in compagnia della nipotina, questa volta sull’altro versante della collina, quello più secco e soleggiato, al limitare di un boschetto di roverelle e sommaco, tra le terrazze di un meleto, il posto delle viole.

Ho una vera passione per le violette, adoro il loro profumo e mi piace il loro carattere.

Sembrano timide e delicate, in realtà sono tenacissime, possono vivere all’ombra degli alberi, sopportano la siccità e si moltiplicano a razzo!

Avete mai provato a liberarvi di una colonia di viole, specialmente quelle bianche? Impresa impossibile, quindi, consiglio di pensarci bene prima di piantarle, bisogna veramente desiderarle.

Anche nel profumo dimostrano carattere deciso e si fanno desiderare: i fiori producono una sostanza che attenua l’odorato, il profumo dopo un po’ non si sente più, e rimane la voglia e il ricordo …mmm violette perfide e civette, mi fate impazzire!

Durante la passeggiata abbiamo incontrato chiazze e ciuffotti di viole di ogni colore e specie.

Viola odorata , dark ladies in velluto viola scuro e intensamente profumate e con le foglie a forma di cuore perfetto; Viole canine, azzurro pallido o lilla sbiadito, un po’ anemiche e senza profumo (che Verdi, giardiniere provetto, si sia ispirato a queste cugine anemiche , per il personaggio di Violetta?), viole candide che accendevano l’ombra di un boschetto e, nei prati tra le vigne, un po’ più umidi, colonie di viole campestri, le cugine allegre e solari delle violette, gialle e bianche e piccolissime.

A far compagnia alle viole l’azzurro delle pervinche, i miei fiori portafortuna, che metto in quasi ogni giardino o balcone, un po’ perché mi piacciono, un po’ per scaramanzia.

Continuando il giretto siamo andati alla “collina bucata”, la postazione di una vecchia polveriera, una specie di Gugelhupf piantato a roverella, con la cima cava, una specie di isola in un mare ondeggiante di orzo verde brillante.

Nel cratere, che protegge dal vento, è tutto un fiorire di pulsatilla, si deve camminare badando bene di non calpestarle. Purtroppo siamo arrivati tardi e i fiori si erano già trasformati in piumotti setosi, ma almeno una sono riuscito a fotografarla.

Ma potevo tornare a casa senza raccogliere qualcosa di buono?

Ai margini del boschetto, sulle balze con i meli, abbiamo raccolto un bel mazzone di Silene vulgaris (stringoli, schioppettini..), che in veneto si chiamano sgrisoloni, per il rumore che fanno quando vengono raccolti, o per la consistenza, che fa “sgrisolare un po’ i denti”.

E con gli sgrisoloni ci ho fatto i ravioli.

RAVIOLI DI SILENE E ROBIOLA IN SALSA DI PINOLI

La silene ha un gusto fresco, dolce e delicato, ricorda un po’ i pisellini freschi mangiati crudi, secondo me si sposa bene con un formaggio molle un po’ acido, tipo una robiolina.

Allora, ho fatto la pasta all’uovo (dai che la sapete fare e mi risparmiate la descrizione), l’ ho lasciata riposare e nel frattempo ho lessato in pochissima acqua la silene. L’ ho strizzata per bene, l’ ho tritata, ci ho aggiunto la robiola, del sale e qualche cucchiaiata di grana. Ho tirato la pasta con l’ imperia e ho preparato i ravioli. Ho lessato i ravioli al dente e li ho conditi con una salsina ottenuta passando al mixer una tazza di pinoli tostati in padella antiaderente, olio di oliva evo e qualche cucchiaiata dell’acqua di cottura, il sapore fresco degli sgrisoloni si sentiva ancora bene, saluti golosi cat.

22 Commenti:

Blogger Lory disse…

La silene,che ricordi...andavo nei campi con la Ginetta a raccoglierli e poi lei mi faceva la frittata!!!
Settimana prossima in montagna vedrò di raccoglierne un pò e farò i tuoi bellissimi ravioli!
Grazie per la ricetta i colori e i ricordi!
Complimenti per il blog1
Lory

P.S A casa mia si chiamavano Virzit' :-)))

14/4/07 07:11  
Blogger Scribacchini disse…

Poeta! :-)
Patt

14/4/07 11:32  
Blogger sergio disse…

bellissima idea, da copiare assolutamente...i ravioli scoppiettanti!

ciao

14/4/07 11:54  
Blogger Vera disse…

ah i fiori e la primavera in Europa ! ...

14/4/07 13:16  
Blogger Monica Bedana disse…

Ma xè za ora de sgrisoloni?
Opperbacco arriva l'estate...

14/4/07 17:30  
Anonymous Anonimo disse…

Sgrisoloni?????? Dalla foto sembrano carletti, o sbaglio?

rossella prov. venezia

p.s. complimenti per il tuo blog.

14/4/07 19:14  
Anonymous Anonimo disse…

Mi piace passeggiare con te Cat.
Mi sento in armonia con la natura
che ti circonda.
Grazie ,Ciao

14/4/07 21:33  
Blogger cat disse…

ciao a tutti, benvenuta lory, uova ed erbette di campo hanno un gusto impareggiabile, la ginetta, che nome tenero, è bello affezionarsi alla natura fin da piccoli.
patt non farti sentire troppo dall'apaccia, poi mi prende in giro!
sergiot ti passo la palla, anzi i virzit.
brikebrok benvenuto/a adesso vengo a curiosare da te,
cannz e per fortuna che doveva fare 25 gradi solo in agosto, oggi pomeriggio (sabato) 27 gradi a BZ!
ciao rossella, benvenuta, nel veronese-mantovano la silene la se ciama così: sgrisoloni.
ciao lau, Pizzetti scriveva che non si sentiva a suo agio, durante i giri in campagna, perchè da piccolo aveva imparato a conoscere la natura in un parco di MI.
I miei primi ricordi di paesaggio naturale sono stati invece prati di fieno e ranuncoli e boschi da esplorare durante le lunghe estati trascorse in montagna (abitavamo, io e mio fratello con i nonni, in un poaesino in val di fiemme da luglio ad ottobre).
Forse per questo mi rilassa e mi gratifica veramente tanto, passeggiare osservando i boschi e la campagna., 'notte a tutti, cat

14/4/07 23:02  
Blogger Lory disse…

Cat...BZ???
Naaaaa ,mio papà è di Malles Venosta conosci?:-)))
Ciao e buona domenica!
Lory

15/4/07 07:55  
Blogger graziella disse…

Confermo per Rossella sono proprio carletti!
Buonissimi!

15/4/07 08:22  
Blogger mattop disse…

Sgrisoloni, Carletti!?? Cosa sarebbero? Mai visti! Magari potessi avere a portata di mano queste specialità! Prima o poi dovrò fare un viaggio gastronomico dalle tue parti...
ciao

16/4/07 09:39  
Blogger flat eric disse…

E le violette, che facciamo, non le mangiamo?

16/4/07 10:44  
Anonymous Anonimo disse…

Le violette fanno impazzire anche me. Soprattutto candite ;-**

16/4/07 12:28  
Blogger cat disse…

ciao lory bisch a suettirolerin?
grazie graziella per la traduzione veneto veronese- veneto veneziano!
mattop la silene la trovi anche fuori porta a MI, è che magari il vostro fuori porta = due ore di macchina!
flat e placida, bbone le violette candite, sanno di vecchia zia (ops la nostra zia-sitter leggente blog non si offenda!!).
Una volta ne ho raccolte così tante da realizzarci una gelatina rosso trasparente, profumatisima, ottima per la tosse e il mal di gola, ma ne avevo raccolte 1/2 kilo, e poi il giardino era completamente pelato!
a presto cat

16/4/07 13:42  
Blogger Micky disse…

Anche nel mio giardino ogni primavera nascono qua e là ciuffi di violette sia bianche che colorate, ma non ho mai fatto caso che profumassero.
Nella nostra passeggiata in bici ieri abbiamo trovato un bel mazzetto di bruscandoli, giusto per un bel risotto. Li conosci?

16/4/07 17:06  
Blogger Sandra disse…

a vedere le tue violette mi vengono in mente quelle glassate con lo zucchero... Son golosa, si nota??
E che dire dei ravioli??? Se passo dalle tue parti stai certo che il campanello suonerà anche più di due volte!!
buona golosa serata!
;)

17/4/07 21:24  
Blogger Daniela @Senza_Panna disse…

Quest'anno è la seconda volta che sento parlare di carletti.

:-)))))))))))

19/4/07 13:29  
Anonymous Anonimo disse…

Nei dintorni di Firenze, le tue erbette non si chiamano stringoli, ma Strigoli. Ottima ricetta, approvo.
heidi

19/4/07 15:13  
Anonymous Anonimo disse…

non conosco questa erba di campo, mi piacerebbe molto assaggiare i tuoi ravioli SLURPISSIMO

20/4/07 12:22  
Anonymous Anonimo disse…

faccio una richiesta: mi puoi spedire alcune piante o semi di violette bianche?

17/3/08 20:54  
Anonymous Anonimo disse…

Io amo gli sgrisoloni, carletti, carlini, sciopetti che dir si voglia. Proverò la tua ricetta dei ravioli e ti farò sapere. Bellissimo il tuo blog!

Sabina

(http://sabinafata.spaces.live.com)

6/4/08 16:41  
Anonymous Anonimo disse…

Grazie dell'interessante dissertazione ed uso sugli strigoli; proprio ieri passeggiando in centro a Trento ho incontrato una vecchietta che me ne ha venduti un mazzetto dicendo che lei li chiama "strizi" o "strici" non ricordo bene... Dalle vostre foto li ho riconosciuti ed ora li mangio più tranquilla...

19/4/08 12:34  

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