cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

giovedì, aprile 16, 2009

Pasqua tutta gialla

Pasqua dai nonni, lunghe passeggiate da solo, a fare la pace con la Terra, ma anche ore nell'orto con mio papà, a seminare improbabili carote rosso fuoco e zucchine gialle, a trapiantare zucche e insalate, ad innaffiare teneri germogli di rapanello e a trovare finalmente un po di complicità uniti dalla passione per le mani nella terra. Passeggiate che riempiono gli occhi di luce acida, specialmente al tramonto. Distese di colza che giocano con le ombre, mettendo in risalto le onde del paesaggio, le quinte di foglie più scure e l'azzurro del cielo; una luce stranianate. Ma a riportarmi con i piedi per terra sono la consuetudine e il senso dello scorrere del tempo che provo perlustrando i "soliti posti": la colina delle pulsatille, il boschetto dei pungitopo, la siepe dei prugnoli, il gusto degli asparagi selvatici, rosicchiati sul posto, sempre lì ad aspettarmi, uguali e diversi ad ogni stagione. A riportarmi "fuori dalla terra", il trattore di mio papà! Volevo catturare la luce del tramonto nei campi di colza, sapevo che non ce l'avrei fatta a piedi, parto di corsa con la macchina (pulita di fresco la settimana scorsa! roba che succede un paio di volte l'anno), decido di tagliare per il vecchio vigneto e, sscghisggg sghisgggggg, finisco impantanato, in una pioggia di goccioloni di fango sollevati dalle ruote completamente sprofondate in una maxi pozzanghera! Mio papà ha lavorato di frizione e senza poche difficoltà abbiamo recuperato l'auto. Mi sarei aspettato una cazziata o uno sfottò e invece ci veniva da ridere a tutti e due. A proposito di consuetudini e scorrere del tempo, ci siamo visti proiettati tanti e tanti anni fa (e senza il cellulare!!!) alcune domeniche pomeriggio (sì, alcune, era recidivo!!) quando, lasciata l'auto nel fango, ci incamminavamo con tutta la famiglia, dai meleti in fiore intorno a Bz, in cerca di una cabina telefonica o di un maso, per chiamare il nonno e venire finalmente "recuperati". Un'altra bella consuetudine del lunedì di pasquetta, irrinunciabile ;O), è la gara di torte tra gli amici. quest'anno con la cioccolata ci siamo andati pesanti! quei cosini gialli sono uovo e zucchero, una bomba irresistibile! Di solito, data la folta presenza di pm sparsi, nani curiosi, insomma bambini! stravincono le "robe al cioccolato" e stanco di non arrivare mai sul podio (oh, mai una volta in tanti anni, troppe torte sperimentali!) quest'anno ho deciso di giocare pesante: rolade di cacao con ripieno di panna e nutella! indovinate chi è arrivato uno? Siccome ho usato armi non convenzionali, ho deciso di non ritirare il primo premio. Avevo partecipato però anche con una pastiera napoletana, che è arrivata seconda, pari merito con una zuppa inglese romagnola, dolcetti all'uovo brasiliani e una linzer torte, con una storia genovese di forni e vicinato tutta da ridere. Agnellino della Oma Margoth Faccio la pastiera tutti gli anni (lo so, non vanto alcuna origine partenopea, ma è un dolce magico, che non può mancare) e non mi ero mai piazzato sul podio, quest'anno ho cambiato ricetta e, tadà la migliore in tanti anni (non sono mie parole!). Potrei tenervi nascosta la ricetta?
PASTIERA ALL'ARANCIA
Ho preparato una pasta frolla impastando velocemente e con due coltelli, mezzo chilo di farina 0 setacciata, con un cucchiaino raso di sale, due cucchiai colmi di zucchero tre etti di burro freddo a tocchetti, due uova intere e 4 tuorli e la buccia raspata di una grossa arancia bio; ho fatto una palla e l'ho messa in frigo per una buona oretta, avvolta nella pellicola. Nel frattempo ho fatto bollire in una pentola col fondo pesante il contenuto di un vaso da sei etti di grano cotto (l'ho trovato bio pure quello, anche se di marca tedesca e non proprio pensato per la pastiera, credo?!) con mezzo litro di latte intero, un dado di burro, un bel cucchiaio raso di cannella in polvere e una cucchiaiata di zucchero, fuori dal fuoco ci ho aggiunto, la scorza grattata di due arance bio e il succo di una delle arance e ho messo a raffreddare, completamente. Nel frattempo ho montato sei rossi d'uovo con tre etti di zucchero (la ricetta ne prevedeva sei etti!!!) e un cucchiaino di vaniglia naturale in polvere, ci ho aggiunto mezzo chilo di ricotta romana setacciata e ho mescolato bene. Ho aggiunto anche la pappa di grano, una bella ciotola di buccia d'arancia candita e quattro bei cucchiai di acqua di fiori d'arancio; Ho steso la pasta frolla non troppo sottile e ho rivestito degli stampi di carta rotondi, lasciando i bordi generosamente alti e li ho messi in frigo (a Napoli mi ricordo di aver visto stampi in alluminio, proprio per la pastiera, a pochissimi euro l'uno, da noi un miraggio!) . Per ultime ho aggiunto alla crema di uova, grano e ricotta, sei chiare montate a neve durissima con un cucchiaio di zucchero a velo, e un pizzico di sale, amalgamando delicatamente dal basso verso l'alto; ho riempito le pastiere - ne sono venute due belle grandi, da 36 cm di diametro, non ho fatto il tradizionale incrocio magico cris cros di striscioline di pasta "a crostata" perché sono pigro! e ho infornato in forno caldo, a 170° per quasi un'ora. Il giorno dopo, o meglio ancora, dopo due giorni, tenuta in un luogo fresco e spolverizzata di zucchero a velo, la pastiera dà il meglio di se. saluti golosi, cat ps: non so se l'ho mai scritto, le foto sono sempre tutte cliccabili!

21 Commenti:

Anonymous Mrs. Bee disse…

L'importante è partecipare...si fa per divertirsi.......ma non si fa mica per vincereeee....seeeeee!!!
Tutti a giocare il jolly e Cat che proprone la micidiale accoppiata nutella+panna montata.....grazie di non avere detto che i muffin miei e del PM grande sono arrivati ultimi (e ci credo, erano al cioccolato amaro, roba da super raffinati, tzè) e comunque la pastiera era veramente mitica: chiedere conferma alla fan nr. 1 di Cat, che è venuta a ritirare il suo pezzo in gran segreto, per non dividerlo coi familiari, e se l'è mangiato tutto in piedi seduta stante......

17/4/09 08:33  
Blogger Saretta disse…

La prossima volta m'inviate come assaggiatrice?!Che miti che sieteeeeeeeee!!!!
la pastiera mi fa gola solo a vederla...
Bacioni!

17/4/09 09:28  
Blogger Nadir disse…

essendo io napoletana, la pastiera la faccio con la ricetta tradizionale di famiglia, quest'anno però, essendo troppa la dose da 1/2 kg (che ti scodella almeno 2,5 kg di risultato finale) l'ho dimezzata e fatta col farro, visto che non ho trovato per tempo del grano in chicchi. A me è piacuta, anche se il farro non ha la morbidezza del grano precotto, ma i miei parenti non l'hanno assaggiata ... meglio c'è ne stata di più per me ;-)

17/4/09 11:02  
Blogger Fra disse…

Ahhhh ma quest'anno hai giocato sporchissimo!!!! ...però al tripusio di cioccolato, che per altro doveva essere goduriosissimo, io preferisco la splendida pastiera...davvero complimenti sembra squisita
Un bacione e buon fine settimana
fra

17/4/09 11:44  
Blogger Scribacchini disse…

Spettacolo!!!! Invia bavosa-
Epperò io un pensierino per i dolcetti al cioccolatoamaro lo farei.
Dai, Bee, vogliamo la ricettaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Kat

17/4/09 18:32  
Blogger enza disse…

cat con te c'è sempre da divertirsi!

17/4/09 18:54  
Anonymous Mrs. Bee disse…

Pronti: chocolate muffins dal libro "muffins - fast and fantastic" di Susan Reimer, portato dalle amorevoli zampe della Bee da Londra a Cat.
Per 10/12 muffins:
255 g. farina
2 cucchiai da te di lievito
1/2 cucchiaio da te di bicarbonato (cat dice che si può fare due cucchiai e mezzo di lievito)
1/2 cucchiaio da te di sale
da 110 a 170 g di zucchero
45-75 g cacao amaro
240-260 ml latte
1 uovo
1 cucchiaio da te di essenza di vaniglia
90 ml di olio vegetale o 85 gr. di burro fuso;
per guarnire: gocce di cioccolato, cocco, quel che volete.
1.preriscaldare il forno a 190-200°
2. mescolare gli ingredienti asciutti: farina, cacao, lievito, sale , zucchero
3. mescolare gli ingredienti umidi: sbattere l'uovo, aggiungere il latte e la vaniglia, seguita dall'olio/burro
4: mettere gli umidi negli asciuttie mescolare finchè non si vede più farina.
BATTER WILL BE LUMPY: qualsiasi cosa ciò significhi.
5. riempire gli stampini fino a tre quarti e guarnire la superficie con gocce di cioccolato o altro; cuocere 20-25 minuti.
Ocio con le proporzioni: io ho messo il minimo dello zucchero col massimo del cacao, e forse erano troppo poco dolci. O meglio, si dovevano servire con una tonnellata di panna....

17/4/09 20:13  
Anonymous Anonimo disse…

ci riprovo:
ciao! ho visto il tuo post sulla magnolia stellata di qualche giorno fa. proprio ieri ne ho presa una e ho pensato di posizionarla sul davanzale della finestra. purtroppo non ho mai sole diretto ma una luce abbastanza buona durante il giorno la mattina in particolare. che ne pensi potrebbe avere dei problemi la pianta nel senso che non fiorisce? ti ringrazio

17/4/09 21:17  
Blogger cat disse…

ciao a tutti,
saretta, chi assaggia deve portare un dolce ;O)
ciao nadir, ennò adesso devi svelarci la ricetta di famiglia!;
fra' pannanutella vanno direttamente in circolo ;O)
ciao katy, i muffin della bee erano molto buoni, ma un po' troppo "da adulti";
ciao enza!
ciao anonimo/a, dunque spero che tu stia parlando del davanzale esterno della finestra perchè la magnolia NoN è una pianta da appartamento!
Per quanto riguarda la luce, le magnolie prosperano bene anche in mezz'ombra, ho detto mezza! a nord, e sotto una tettoia, per dire, "filano" diventando lunghe e fiacche e di solito non fioriscono copiosamente. Procurale un vaso abbastanza grande, ma non esagerato, specialmente all'inizio, altrimenti viene stimolata la produzione di radici a scapito della chioma, usa terriccio buono, leggermente acido, con un buon drenaggio sul fondo, innaffia regolarmente, le magnolie amano i terreni freschi e umosi, buona fioritura, cat

17/4/09 22:16  
Anonymous Anonimo disse…

grazie cat! molto precisa la tua indicazione.
a presto
mario

18/4/09 09:51  
Blogger ivana disse…

Carissimi...
io avrei optato per i muffins, cara Bee, la nutella non mi sembra proprio da premio!!!
Va be' i gusti son gusti (soprattutto con bimbi nella cerchia di assaggiatori!)!!!
Complimenti per il calore umano e la atmosfera.
Per la pastiera, che non conosco affatto nell'originale, senz'altro la tua ha un aspetto ottimo e l'avrei votata!
Ottima descrizione..
Ciao

18/4/09 10:58  
Blogger Cuoche dell'altro mondo disse…

Avrei voluto essere membro della giuria! Ma come uovo e zucchero quei dolcini gialli gialli .. e basta? Uh mamma.
Avrei votato comunque per la pastiera.
Salutoni
Alex

18/4/09 15:23  
Blogger Monica Bedana disse…

Io passo senza fare nessun commento, quatta quatta tipo pantera rosa...non vorrei mai che mi arrivasse in testa da parte della Bee "el bigoàro" che magari hai già rispolverato...
Lavare la macchina due volte l'anno è DECISAMENTE TROPPO, poi vedi cosa succede...
Ma di' che il trattore in realtà serviva per andare a ritirare i premi!!!
Basi, fameja!
Siora Canny da Salamanca

18/4/09 18:25  
Blogger papavero di campo disse…

pastiera bolzanina molto allentante! da pasticcere che sa il fatto suo!

18/4/09 22:50  
Anonymous Mrs. Bee disse…

Cannella, ma alora te si stada tì! 'sasina!
Ecco perchè oggi Cat se ne è uscito: "la prossima volta che andiamo dai nonni faccio i bigoli......"
Bzzzzzzzzzzzzzzzzz

19/4/09 16:49  
Blogger equipaje disse…

Naaa, anche la mia digitale in questo momento è piena zeppa di colza (l'altra sera, giallo davanti e nuvole nere del temporalone dietro, era puro Van Gogh!) :))

20/4/09 01:25  
Anonymous Anonimo disse…

Ciao, sono Rosy, ho raccolto l'invito per la polenta di fichi ma non credo di poterti dire molto di più di quello che ho scritto sul blog di Placida.
Non so perché questa polenta non se la ricorda nessuno, nemmeno quei pochi parenti che ho ancora nel Veneto, a questo punto mi viene il sospetto che se la sia inventata la mia mamma. Ad ogni modo, so che utilizzava i fichi freschi, mi pare quelli scuri ma forse non ha importanza basta che siano belli freschi e maturi, li sbucciava e li cucinava nel "caldiero" della polenta con acqua e farina di mais, quella fine gialla che si usa da noi. Ho qualche dubbio che ci mettesse anche della farina bianca e forse della buccia di limone grattugiata. Per lo zucchero non saprei, probabilmente si, a seconda della dolcezza dei frutti. La cucinava come una normale polenta e, una volta cotta, la rovesciava sul "panaro" tenendola alta circa un paio di centimetri. Una volta fredda la tagliava a fettine o rombi e la friggeva (ma è buona anche così) in olio come per la crema fritta. Nonostante la tua bella immagine romantica dei tramonti settembrini, penso che la facesse con i fichi di primo fiore perché mi ricordo che erano belli grossi.
Mi spiace di non saperne di più.
Il tuo blog è molto bello e qualche volta ci sono già venuta a sbirciare. Complimenti!

20/4/09 18:50  
Blogger cat disse…

ciao a tutti
ciao Mario fammi sapere come butta con la magnolia!
Ivana, che fai mi cazzuoli per la nutella ;) ??
ciao alex, appena sento Lia, la mia amica brasiliana, le chiedo la ricetta: erano una specie di fondente allo zabaione con un lontanissimo eco di cocco, da non perdere a chi piace l'uovo! (a me molto!)
Canny ho già allertato la Bebi (mia mamma)e il Mario (mio papà) sta già lustrando le trafile in bronzo!
papavero, fa un po' strano la pastiera bolzanina, un po' come i knoedel salernitani ;)))
equipaje, che luce vero il riverbero della colza?! hai assaggiato i fiorellini, hanno un gusto di senape, ma dolce.
ciao Rosy cara, grazie della ricetta ricordo; promesso! quest'estate, con i fichi di settembre, provo a farla e a postarla, mi inventerò qualcosa...hai visto nell'indice? coi fichi acerbi ci ho fatto una frittata!
saluti golosi,cat

20/4/09 22:37  
Anonymous Anonimo disse…

Ciao!
Il racconto della macchina impantanata era un po' piu' "colorito" fatto da tuo papa' :-)>
Interessante l'orto con le tre sorelle, mi sa che ti copio l'idea per l'orto di scuola di Massenzio.
Anche noi siamo rimasti incantati dal giallo dei campi di colza che ci sono dalle parti dei tuoi. Invece quando siamo rientrati in Belgio era scoppiata una vera primavera giapponese. Intorno a casa per tutto il quartiere le vie sono diventate rosa confetto. Infatti al bordo delle strade sono stati piantati quasi solo ciliegi giapponesi (Prunus serrulata credo). Sono li' da molti anni quindi hanno raggunto una bella dimensione e quasi arrivano a toccarsi sopra la strada formando un tunnel tutto rosa . Uno spettacolo incredibile, un vero spaesaggio come dici tu! Ti mandero' una foto!
Un bacione a tutti!
Beatrice

20/4/09 23:31  
Anonymous Mrs. Bee disse…

Beatrice, grazie di averlo detto tu.....

21/4/09 08:36  
Blogger Simona Nania disse…

Eccola la tua pastiera!!! Hai ragione mettono sempre troppo-troppissimo zucchero ... anche io lo diminuisco. Ritorno col
Pc e copio ☺️. Comunque stupenda questa gara siete fantastici, piacerebbe tanto anche a me partecipare ad un evento simile. Qui da me non c’è niente di simile. E non simile. Ciao!!!

29/3/18 21:07  

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