tutta colpa di equipaje
Domenica dai nonni è esplosa primavera.
Tutto un ronzare intorno agli "amoli" (mirabolani ...Prunus cerasifera) e agli albicocchi.
Passeggio nel frutteto, intento ad osservare gli ikebana di rami di albicocco stagliarsi contro il cielo terso, il monte Baldo sullo sfondo, con la cima innevata e la sua forma a vulcano diventa il Fujiyama, i filari di pesco, con i rami rossicci e la potatura a vaso ci mettono il loro e zacchete ecco che piombo in uno spaesaggio nippo-veneto!
E durante la passeggiata cosa ti vado a pensare?: proviamo a fare una piccola rivoluzione nell'orto del nonno!
Sì, sì, una piccola "Rivoluzione del filo di paglia"! (qui DOVETE leggervi Equipaje!)
Tutta colpa di Equipaje che mi ha fatto conoscere Fukuoka.
Solo che coltivare riso, orzo e saraceno, non mi passa più, e per i miei non sarebbe proprio allettante!
E allora, ispirato da una delle tante introduzioni al libro di cui sopra (sì equi, ho studiato ;O) !), scritta dal giornale dei nativi americani, dove si evidenziavano i punti di contatto tra il metodo di coltivazione di Fukuoka e quello degli "indiani d'America, mi lancio in uno spaesaggio agricolo, mescolando il metodo del giapponese con la storia delle tre sorelle (mais, fagioli e zucca, le tre sostentatrici del popolo, che si sostengono a vicenda) e le coltivazioni delle milpa.
Resta solo un problemino: Come fare a dirlo al nonno, che orgoglioso mi aveva appena mostrato l'ordinatissimo, lindo e vangatissimo orto per i pomodori!? (mio papà è abbastanza casinaro, ma quando mette mano all'orto, come Mr. Hyde, esce tutto il geom. che c'è in lui!).
Ma mentre racconto a mio papà delle due teorie, salta su mia nonna, dicendo:" no l'è mia una novità, anca noialtri coltivaene polenta fasoi e sucche tutte insieme."
Bella la forza delle idee! e chi se lo immaginava che i miei bisnonni conoscessero la teoria delle tre sorelle, di certo non hanno origini sudamericane!!
Il mais spunta per primo e cresce più veloce, facendo da tutore ai fagioli che a loro volta forniscono al mais l'azoto necessario e le zucche, con le loro grandi foglie ombreggiano il terreno e limitano il disseccarsi del suolo e la crescita delle erbacce.
E la teoria di Fukuoka? a questa mi sono ispirato provando a seminare direttamente in un terreno incolto da alcuni anni, coperto da prato misto, praticando solo dei piccoli fori superficiali dove far cadere i tre semi (che come dice mia nonna, con saggezza veneto-zen: devono sentire le campane suonare - leggi: devono appena appena sprofondare nella terra) e coprendo tutto con un bello strato di paglia.
Con i pm e la cuginetta, armati di cacciavite , ci siamo messi al lavoro.
Il luogo più adatto, neanche a farlo apposta, ci è sembrato il vecchio, vecchissimo filare di pere nashi, con vista sul Baldo-Fuji, meglio di così?
Una bella innaffiata e ora aspettiamo!
E presi da tutto questo entusiasmo giapponese, coinvolta anche mia mamma, ci siamo messi alla ricerca delle sette erbe della primavera, che riportano l'equilibrio e la tranquillità.
Il problemino è che le erbe che consiglia di mangiare Fukuoka non crescono tutte anche dai miei, e così ci siamo accontentati delle nostre belle cinque erbette primaverili.
Dietro la catasta di legna abbiamo raccolto delle puzicosissime ortiche appena nate, che riuscivano a bruciare anche attraverso i guanti! Poco più in là, sotto il filare di cotogni, sul ciglio della capezzagna, abbiamo raccolto dei succosi sgrisoli (Silene) e subito dopo, sulla scarpata sotto le robinie abbiamo raccolto le insalatozze della borsa del pastore (Capsella), o almeno quello che le capre avevano lasciato!
Il prato lo abbiamo trascurato, perché non avevamo voglia dell'amaro del tarassaco e delle "crenchene" e ci siamo diretti sul versante più soleggiato, al margine del campo dei vicini, dove eravamo sicuri di trovare delle belle rosette di papavero e abbiamo trovato anche le rosette fresche fresche delle pratoline (Bellis perennis).
Ho disposto tutte le erbe in bellavista nel cesto e ho chiesto al pm piccolo se poteva reggerlo mentre scattavo le foto.
Tragggedia! per fare una mossa balenga e risultare più simpatico nella foto, il pm Franz rovescia tutto il cesto di erbette...mi è partita una kazziata che mi ci sono voluti tre piatti di "gnocchi alle cinque erbette primaverili del ripistino dell'equilibrio" per riuscire a farmelo tornare...l'equilibrio!
Se, per caso, anche voi ne aveste bisogno eccovi la ricettuzza
GNOCCHETTI DI RICOTTA ED ERBETTE PRIMAVERILI
Ho passato al vapore le erbette di cui sopra (margheritina, ortica, papavero, silene e borsa del pastore) le ho salate e le ho tritate col blender. (ca. due etti cotte e ben strizzate)
Ho aggiunto alla purea mezzo chilo di ricotta bella fissa, due uova, alcune cucchiaiate di grana grattugiato e abbastanza pangrattato da ottenere una pasta cremosa ma consistente, non ho aggiunto spezie perchè il profumo di prato fresco delle erbette è troppo delicato.
Ho messo l'impasto in un sacchetto di plastica per il freezer, con le forbici ho tagliato un angolo e ho spremuto gli gnocchetti in acqua bollente salata, tagliandoli col coltello, ho abbassato la fiamma per non distruggere gli gnocchi e li ho lasciati venire a galla. Li ho pescati con la schiumarola e li ho conditi con burro fuso e una bella grattata di grana da grattugia - forse sarebbero buoni anche con un sughino di pomodoro!
Ahh, sto già meglio! saluti golosi, cat
16 Commenti:
la scena del "reggi un momento che fotografo" la conosco e anche a me ci vuole un pò prima di trovare la serenità o meglio, la ritrovo quando razionalmente mi do della scema.
la storia delle 3 sorelle è interessantissima e anche il fatto che la tua nonna la sapesse senza teorie importate, avercelo un orto. :((
Bellissimo questo post, mi hai fatto venire in mente che anche io ho una nonna provvista di fotogenico campo (di peschi) fiorito e che ho l'equilibrio un bel pò sbilanciato nell'ultimo periodo... Potrei mettermi a cercare un pò delle tue erbette e sicuramente saprei riconoscere il tarassaco, ma temo che per il resto rischierei una gastrite! Però quei gnocchetti sono troppo invitanti!
Ciao!
Fra
CavoloCat, ma tu racconti sempre storie che incantano...questa è bellissima, saggezza popolare de no' artri e tradizione nipponica.
Bellissimo acnhe il lavoro di squadra!
Che fortuna avere terra da coltivare e orto!
buona giornata!
Ehi!
Onoratissima, commossa, confusa.
Ma voglio ugualmente un avvocato (un'avvocata!)
:))***
(poi torno)
anche la mi nonna lo diceva delle 3 sorelle, mhhh io ho cominciato con gli stridoli strigoli nonha mai capito bene quale fosse il nome, stiamo cercando ortiche con poco smog, e le ruslaz o rosalaccie che poi sono sempre il papavero per i tortelli mhiii che fame ed è solo metà mattina zen-orto a tutti
Mi hai incuriosito tantissimo con il libro di Fukuoka...il mio sogno è quello di avere un orto in cui far crescere tanti fantastici ortaggi!
E gli gnocchetti fatti con le erbe di campo sono assolutamente superlativi
Un abbraccio
fra
che bella scoperta il tuo blog! l'ho trovato passando da erbaviola, e mi pare di capire che sei nel Veneto, magari tra Verona e il lago di Garda.
Ripasserò, e non è una minaccia :-)
Capito cosa si inventa per strafogarsi di gnocchi?
Dai che siamo a meno sedici......
Buoni quegli gnocchi!!!
Dire che il racconto mi è piaciuto non lo faccio, tanto lo hanno già fatto gli altri!!
eheheheheheheh
Le infiorescenze del mio glicine sono sempre più lunghe e cicciose.... non vedo l'ora che si aprano!!!
nasinasi primaverili!!
p.s. Bee.... meno 16?
Ma come hai fatto?
Per far scendere GG di qualche kilo io devo fare lo sciopero dei fornelli!!!
Invidiaaaaaa
hahahahahahahhahaha
Cara Miciapallina, magari fossero 16 chili!!!!
Sono solo sedici giorni che mancano a Pasqua e alla fine del fioretto pasquale, che avviene col rito della colomba (una intera, non una fetta) pucciata nel caffelatte della mattina di Pasqua.....
che invidia per i vostri fine settimana così attivi e produttivi. qui al nord del monte Fuji nell'orto spuntano solo i radicchi dello scorso anno...mmmm...abbiamo troppo problemi di innaffiatura, mi sa che quest'anno ci limiteremo al orto terrazzato (...) e alle mele nonese, che già impegano!
bravissimi.
ele diriva
Imputata equipaje, dove si trovava il 29 marzo alle ore 2.30 a.m.?
Vostro Onore, è vero, ho suggerito la lettura di un libro, ma il soggetto in questione appariva già pesantemente compromesso, sia con il nippo-zen che con le erbazze! Avrebbe potuto inciamparci da solo, in libreria! E poi Internet è bella proprio per questo, no? :)
In tutto ciò, da tre giorni, qui non ci si capacita: Cat ha ancora una nonna!!? Quanti cappero di anni ha questa mitica vecchina, sarà mica coetanea di Fukuoka (1913)? Vogliamo vederla!
:)) ***
La nonna è una giovanissima di 86 anni, madre del pirotecnico nonno paròn dell'orto, nonna dell'archiniere nippo-zen, bis-nonna dei PM guastatori e, a mio insindacabile giudizio, autrice delle lasagne più buone mai mangiate sulla faccia della terra.
Che siccome vengono servite a PAsque e dentro c'hanno il ragù e Cat non le può mangiare, è solo per quello che deve, poverino, sfamarsi con la colomba....
Che meraviglia quei gnocchetti!! :-*
Geniale la storia delle tre sorelle...giuro che la provo anchio ma dovrei il posto... Comunque alle nostre latitudini prima di maggio i fagioli non si lasciano piantare!
Ciao cat, è tanto che nn passavo da queste parti, ma mi ricordavo di questo interessantissimo post sulle tre sorelle...
quest anno lo voglio provare. Ma io sono a digiuno o quasi di orto...
in che luna li pianti? A che distanza? Ho letto da altre parti che si pianta un seme di zucca, intorno quelli di mais e ai lati i fagioli... ma tu non ne hai piantato 1-1-1?
La paglia la lasci sempre su o a un certo punto l'hai tolta?
Grazie!!!
Vila
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