rossoaranciogiallo
Per fortuna il periodo di cantieri di sola terra, cementazzo e metallo, che mi ha tenuto lontano dal blogghe, è alle spalle (archiniere sono e il cassero e l'impalcatura mi attizzano, ma alla lunga, il 'niere che è in me sente il richiamo della foresta).
E per fortuna è iniziato il classico periodo del "lapregovengasubitoavederechefraunpogela!", il mio preferito, dopo quello dei prati in fiore, periodi propizi ai sopralluoghi e alle decisioni senza troppi ripensamenti. Sono fatto così, un po' di sano stress e pepe al ...mi fanno lavorare più concentrato.
Al ritorno da uno di questi sopralluoghi ho dovuto inchiodare la macchina: al limitare di un prato verde che più verde non si può (mannaggia era pieno di tarassaco ma non avevo con me nemmeno un coltellino!) la luce del pomeriggio, scivolando liscia e senza ostacoli nell'aria ghiacciata, colpiva un gruppo di ciliegi infiammandoli letteralmente.
Che rosso! nulla da invidiare alla bianca fioritura primaverile; mi è sembrato un premio dopo lunghe settimane tra scartoffie e cemento, acciaio e mouse.
Poco lontano, un frassino colpito di netto da una folata ghiacciata notturna, ma solo da metà chioma in su, sfoggiava una livrea metà verde e metà vinaccia, con effetto optical; anche le singole foglie della "zona di mezzo" erano bicolori. Logicamente, quando ti capita un incontro simile, la batteria della digitale fa cilecca.
In questo periodo in giardino tutto è accelerato, in una danza pazza prima del riposo invernale.
Non ci si può concedere il lusso di indugiare, ne' con i lavori , ne' con la digitale!
Se vi piace riempirvi gli occhi di colori caldi, fare provvista per l'inverno, fatelo subito! Inchiodate con le bici o le auto ai bordi delle strade e godetevi lo spettacolo. Un'ora di pioggia o un refolo gelido possono cancellare da un momento all' altro quel bel gruppo di biancospini rosso cardinale che proprio non posso perder...(sigh!) o l'arancione brillante di quel gigantesco albero dei tulipani, che, ops è virato al marrone spento o la fiammata della lagerstroemia che si staglia sul viola cupo del prunus pissardi; ehi, ma chi l'ha spenta?
Per fortuna anche al lavoro giro sempre con la digitale col "colpo in canna" e quest'anno mi è venuta la fissa degli alberi dal basso, fotografati dall'interno con i rami in chiaroscuro e le foglie che filtrano la luce, come tessere di una vetrata gotica, piccoli spaesaggi capaci di dare senso anche alla più tosta delle giornatacce.
E ora, accontentati gli amici giardineschi, pensiamo agli spadellatori!
Ho comprato un libricino della GU Verlag, "Kürbis" (zucca) di Martin Kintrup, solo per questa ricetta, che però ho un po' modificato.
Per evitare uno shock agli amici vegani (che ammiro per la forza di volontà!), questa è la prima ricetta che pubblico che contiene un pochino di speck, non proseguite nella lettura ;O))!
QUICHE DI ZUCCA, FINOCCHI E UVA BIANCA
Ho preparato una pasta brisè lavorando col mixer 90 g di semi di zucca decorticati, tostati, raffreddati e tritati finemente, con 230 g di farina di farro integrale, un pizzico di sale, 80 g di burro freddo e un paio di cucchiaiate di acqua gelida, ne ho fatta una palla, l'ho avvolta nella pellicola e l'ho messa in frigo per un'oretta.
Nel frattempo ho lavato e tagliato a quadratini (tutti uguali vero?!!) mezza zucca hokkaido, ca quattro etti- quelle belle arancioni a palloncino, da papparsi con tutta la buccia! - un bel finocchio e una bella cipolla bianca, due se piccole.
Poi ho lavato, sgocciolato, tagliato a metà e privato dei semi gli acini di un bel grappolozzo di uva bianca da tavola (che il vinacciolo sotto il dente mi sgrìsola!), e fatto a dadini una fetta spessa di speck, mi raccomando Alto Adige Südtirol!.
Ho saltato in una pentola con un po' di olio evo zucca, cipolle e finocchi, finché non si sono ammorbiditi, poi ho aggiunto lo speck e ho fatto appena sfrigolare, ho salato e pepato e, a fuoco spento ho aggiunto l'uva. Ho grattugiato con la mandolina a fori grossi un pezzo di emmenthaler, ca. 100g, ci ho aggiunto due uova sbattute e due belle cucchiaiate di formaggio cremoso bianco .
Ho steso la pasta nello stampo e, tìn! parte la deformazio da eccesso di cantiere e mi viene da farvi uno sezione della quiche con autocad!
- fondo e bordo bucherellati spessore ca. o,4 mm,
- copertura del fondo con strato drenante e assorbente eseguito in pane grattugiato di fresco,
- fornitura e posa di verdure saltate posate ad archi contrastati a mo' di "sanpietrino"e successiva boiaccatura del mosaico con malta di uova e formaggio.
Oddio è riemerso l'architetto! In forno bello caldo a 170° per ca. 40 minuti. Valeva la pena comprare il libretto!
Saluti golosi, cat.
19 Commenti:
Valeva la pena attendere un mese per poter poi godersi questo post.
Le foto sono splendide e fanno giustizia dei colori fiammeggianti e imperiosi che solo l'autunno sa regalare alle foglie.
La torta... be', la torta pare assai goduriosa!
foto spettacolari, i colori dell'autunno hanno un fascino davvero unico!
E che dire della quiche, un concerto di sapori intriganti che si sposano a meraviglia uno con l'altro
A presto, un abbraccio
fra
tutti i giorni no. ma quante volte son passata da qui per ritrovare i tuoi colori e i tuoi commenti eccetera.
son contenta. le foto, i colori e le tue ricette sono sempre un bell'incontro e quando vedo giardini dalle mie parti e vivaisti etc penso sempre all'archiniere lontano.
Questa crostata è una bellezza, penso proprio che ci proverò, ho tutti gli ingredienti, ho qualche dubbio sull'uva, ma io sono nota per non gradire eccessivamente l'agrodolce. Comunque potrei lasciarmi tentare anche da quella.
Il mio architetto di marito ha apprezzato molto la descrizione tecnica. Ciao un saluta a Miss Bee
Immagino la Bee in sollucchero per i 25 grammi di speck. Vecio, non lasciarti prendere la mano dal porsèo, che ti vedo su una brutta strada, tu mi diventi salmantino.
Ma quanto sono belli quegli alberi! Grazie!!! Quello più giallo è un gingko, vero? Non ricordo più quale dei due puzzi o forse temo di ricordare che si tratta (quanto è ingiusta a volte la natura!) dei frutti dell'albero femmina.
E quanto mi attira la tua crostata!
Ora poi che mi hai insegnato a pronunciare giusto il famigerato speck...!
Baci assortiti. Kat
La Bee aveva grossissimi dubbi sull'accoppiata uva+finocchio, ma si è lasciata convincere, da quell'allocca che è, proprio dai 25 grammi di speck..e deve ammettere che era buona (e se l'è sono finita tutta ...)
bentornato, Cat. Succede anche a me di inchiodare improvvisamente la macchina (o i piedi) davanti allo spettacolo della natura che si cambia d'abito.
un caro saluto
eugenia
ciao a tutti
ciao Duck, eddai! sono sparito solo poco più di un mesetto, ma nel frattempo ho capito che il blogghe mi fa bene e mi è tornata la voglia di spadellare e fotografare;
Fra, che dire, se allegati ai commenti ci fossero i bollini omaggio...avresti vinto la batteria di pentole completa ;O))) grazie dell'affetto;
e un bel grazie e un ciao anche a Silvia;
Marinella, l'uva, in questa torta risulta meno dolce della zucca e porta una nota succosa, prova!
Canny, ieri dai nonni ho assaggiato anche un boccone di salsiccetta speziata...se mai doveste vedermi azzannare uno stinco (di maiale, mica della Bee!), chiamate i "servizi": gli alieni potrebbero essersi impossessati del mio corpo!
ciao Katy, essì, sono le noci di ginko a tanfare terribilmente, ma le foglie diventano di un giallo che più giallo non si può!
Aggià la pronuncia: Speck = lardo (scpek, con la sc di sciocco, e la e stretta, tipo e così sia!)Canny abbi pietà di me non conosco le regole fonetiche.
La Bee ha apprezzato, senza una piega, forse anche il suo corpo è solo un involucro occupato dai marziani????
buona settimana a tutti, questa mattina sono in casa con pm piccolo febbricitante...ma non è diventato rosa e non fa oink oink, saluticon la mascherina, cat
preoccupata che il silenzio temporaneo fosse definitivo!
evviva!
lettrice accanita, finora silenziosa
ciao Eugenia, bentrovata anche a te;
e ciao anche alla lettrice accanita e sonnambula...ma un nomino?
'notte, cat
bellissimi quei bastioni brumosi (parlo della torta).
sì, l'autunno, ma anche l'inverno è colorato in campagna.
il linguaggio da carpentiere ben s'addice all'anima maschia!
la tenerezza languida che vuole immortalare la bellezza effimera del colore cangiante ben s'addice all'anima maschia!
la golosità marchio di fabbrica dei tuoi saluti golosi ben riaffiora nella ricetta gialla che omaggia occhi e papille!
carocat! bravo e ciao!
preferisco il 'niere anche in cucina.
sta cosa dei semi di zucca la trovo geniale e il fatto che io non sia AFFATTO vegan pur ammirando come te la forza d'animo (o la follia) vegana, fanno il resto.
il tuo inchidare ai bordi di una strada va bene se abiti dove abiti.
io puntualmente tornando dal lavoro percorro un piccolo viale di tigli e puntualmente vorrei avere l'occhio bionico dotato di reflex incorporata per fermare il turbinio di foglie gialle portate dalle folate di vento.
se inchiodassi l'unico turbinio sarebbe quello delle imprecazioni del tamponatore.
ps il finocchio lo damo ar gatto e lo sostituiamo con una verza blu, che ne dici?
Carissimi!
Bello ritrovarvi...la penna e la digitale, incorporando pure la culinaria, hanno un impatto grossissimo...poche apparizioni, ma complete, affascinanti!!!
Io vado spesso a piedi, e sempre con la macchinetta da due soldi, tanto non sono pratica di fotografia, in tasca...e la lascio afferrare questi attimi di emozione, illusione di trasferire il visto nel visibile!
Grazie Cat, sei un maestro (mi dici l'editore, forse atesia...guarda, mi catapulterei di brutto nel negozio lì a BZ!!!
C'ho il treno qui a due passi che arriva fino lì in un paio d'ore, chissà!!!! o è a merano?)
Un abbraccio a Voi!!!
cough, cough...i pm mi hanno portato il baccillo!
siamo tutti e tre a casa con la febbre e le ossa rotte e la Bee, pur di non sentire le nostre lamentele, è fuggita al lavoro ;O))
ciao Artemisia, le foto, a parte la prima, sono tutte "di città";
caraPapavero, mi piaccion tanto i tuoi commenti concatenati;
ciao Enza, perché? sei come la Bee che al solo pensiero del finocchio cotto fugge inorridita?
questa crostata se l'è pappata però.
ciao Ivana, l'editore è proprio G&U Verlag- Monaco, da noi questi libricini li trovi al super!
Quando vuoi fare un giretto a BZ... la mail la trovi qui di lato, ti aspettiamo,
saluti disinfettati a tutti, cat
ciao , ho pensato di passare al tuo blog un meme , sperando di scoprire sempre nuove cose utili.un saluto ed un augurio di buona convalescenza
Ciao ho visto che hai un bel sito di cucina per questo ti invito a partecipare ed iscriverti a GNAM.
GNAM e' il social news italiano di ricette proposto dalla Brigata di Cucina.it. E' un modo nuovo per conoscere nuove ricette, per far conoscere il tuo lavoro o il tuo sito web. Gnam e' la piattaforma ideale per condividere i tuoi progetti culinari e per diffonderli in modo semplice ed intuitivo.
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Lo Staff
info@brigatadicucina.it
Ciao, Cat, come va l'influenza? Vi state riprendendo? Auguroni di buona (e pronta) guarigione. Dopo aver visitato il tuo blog, mi sono resa conto che saresti l'esperto ideale per risolvere un mio dilemma. Come si chiama questo arbusto?
Ne ho visti tantissimi esemplari in collina, sul lago. Mia madre dice che esistono da sempre; lei stessa li raccoglieva per farne dei bouquet decorativi, insieme ad altri fiori selvatici.
Grazie dell'aiuto che vorrai darmi
eugenia
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