cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

martedì, ottobre 17, 2017

i lupini della prateria



Domenica, complice una giornata di ottobre memorabile e anche un po' allarmante - 1600 m slm in maglietta!!- , è venuto a trovarmi il mio amico Paolo e con la Bee e i nostri compagni di Watten (sì da bravi vecchietti giochiamo a carte tutte le settimane) siamo andati nell'ultimo brandello sudtirolese al  confine col Trentino: Anterivo Altrei, nel bel mezzo del parco del Monte Corno, un mio posto dei ricordi.


Il bosco in questa stagione comincia a virare e i larici e i radi faggi si infiammano e accendono di acuti il bordone dei pecci.
Normalmente per arrivare alla malga di mezzo, occorrono tre quarti d'ora di buona camminata...noi ne abbiamo impiegate quasi due, ma come potevamo resistere al richiamo delle erbazze di luce?!
Praterie di Festuca pungente grigioverde, con le spighe colpite dalla luce radente, formavano una nebbiolina dorata e ciuffi di Deschampsia (prova a dirlo Paolo ;O) ) indecise tra il verde e l'arancio completavano il tessuto insieme ai mirtilli e ai ginepri.
Non ce n'è per nessuno, tra tutte le piante, solo le erbazze sanno catturare la luce e rendere morbido e avvolgente anche un cupo bosco di conifere.
Ma ecco il richiamo della Bee: alloraaa che ci pappano tutti i canederli e rimaniamo digiuni! e allora via di buona lena ma proprio dietro l'angolo erbazze ancora più spettacolari, le Calamagrostis alte anche un metro e mezzo, si stagliavano sullo sfondo scuro e ci obbligavano ad un'altra sosta.

Lo so che non tutti trovano esaltante un paesaggio beige, ma immaginate cosa si potrebbe fare ispirandosi e aggiungendo qualche fioritura settembrina (vedi post precedente), altro che prato verde ben rasato!



Sulle alture di Anterivo ci sono anche zone umide spettacolari, con laghetti completamente fioriti di ninfee e nascosti da praterie di cannucce e betulle. Alla luce del tardo pomeriggio, il bosco riflesso sullo specchio nero dei laghetti di montagna crea un paesaggio da meditazione e una sosta in silenzio, seduti sulla sponda, regala  immagini che rimango a lungo anche ad occhi chiusi.


Ma Anterivo è conosciuta anche per il suo prezioso caffè di lupini, salvato dalla scomparsa, dall'ostinazione di un'anziana contadina che ogni anno, da quando aveva ricevuto in dono dalla nonna i preziosi semi, lo ha riseminato nel suo orto.

E non un lupino qualsiasi ma un Lupinus tutto speciale, il Lupinus pilosus Murr., con gli spettacolari fiori blu e i baccelli cicciotti e vellutati, con tre semi ciascuno.
Con pazienza, l'aiuto di una giovane agronoma e un gruppo di giovani agricoltori (se la storia vi appassiona c'è un bel video in rete) è stata avviata una coltura che permette oggi al "caffè di Anterivo" di poter essere venduto non solo nei negozi locali.

Ocio! non pensate di bere un caffè! Ho provato con la moka ma è stato un disastro.
A me piace prepararlo quasi fosse una tisana, bello luuungo e senza dolcificanti.
Il profumo è intenso, di pop corn e il gusto è piacevolmente amaro, erbaceo.

Ma la vera buonezza è mescolarlo al cioccolato amaro...provare per credere.

TEGOLE AL CAFFÈ DI ANTERIVO

150 g cioccolato amaro al 70%
un cucchiaino colmo di caffè di Anterivo in fiocchi

Ho temperato una buona stecca di cioccolato con almeno 70% di cacao, quello che più vi piace,( noo dai che il temperaggio del cioccolato non ve lo spiego che ci sono i siti apposta belli precisi e non sono mica Knamm io),

 l'ho lasciato raffreddare e al secondo riscaldamento ho aggiunto un bel cucchiaino di fiocchi di caffè di lupini; ho dato 4 colpi col panetto di burro al retro della teglia da forno e ci ho incollato un foglio di carta da forno, per non far volare via tutto! Ho colato a mucchietti ben distanziati il cioccolato e ho spalmato con una spatolina,cercando di fare dei cerchietti non troppo sottili. Ho messo in frigo alcuni minuti, con teglia e tutto e subito ho spolverizzato altri fiocchi di caffè sulla superficie dei dischetti., Via ancora in frigo per qualche minuto.
Le tegole sono proprio buone, il gusto ci azzecca e ricorda il cioccolato con le fave di cacao, ma più intenso.
Astenersi amanti del cioccolato al latte...il gusto è bello deciso.

Ah, tutte le foto sono cliccabili per l'ingrandimento.

Saluti golosi, il cat
 



3 Commenti:

Blogger Scribacchini disse…

Bello bello! Senza offesa per l'egregio Signor Knamm, io preferisco te. Fosse solo perché è ben difficile che lui ne sappia qualcosa di erbazze. Senza contare che lui non verrebbe mai a casa nostra a preparare una torta senza nemmeno la frusta giusta ;-) Basi. Kat

19/10/17 19:02  
Blogger Paolo Tasini disse…

Che bello ritrovarti su queste pagine. Bravo kat 🐸

26/10/17 20:56  
Blogger Cecilia disse…

Che bei posti che mi sono persa... in compenso sono arrivate qua delle buonissime rape bolzanine! Grazie Kat e W i lupini!!

26/10/17 23:01  

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