cucino in giardino

sentieri golosi tra fiori e verdure e piccoli assaggi di cultura del giardino...perché l'appetito vien mangiando

giovedì, dicembre 14, 2006

stropari

Quando mi capita di incontrare un vecchio salice da ceste (Salix viminalis) , tutto bitorzoluto e con il suo ciuffo di nuovi rami sparati, penso sempre che mi piacerebbe realizzare un giardino di soli salici e fossi; un giardino umido, fresco, che abbia un po’ il gusto del paesaggio agrario.

Nel mio sogno penso ad un prato solcato da fossi e rigagnoli d’acqua, abitato da una famiglia di sculture-salice.

Bello in estate e primavera, con l’erba alta, i ranuncoli gialli, le rane e i rospi e le lunghe alghe che si muovono lente al ritmo del rumore dell’acqua, misterioso in autunno, con i salici fluorescenti che illuminano la nebbiolina che sale dai fossi, e magico in inverno, col fosso ghiacciato e la neve che mette in risalto la bizzarria dei salici capitozzati.

Ormai nelle campagne è rarissimo incontrare uno “stroparo” (salice da stroppe, legacci per le vigne, oggi sostituiti da comodi, ma meno ecologici, legacci in plastica) ma per fortuna queste piante godono di nuova popolarità.

La facilità di attecchimento e l’elasticità dei rami li rende impareggiabili per creare sculture viventi, capanne, tunnel, recinti, che in primavera si rivestono di un manto di foglie che dà corpo alle sculture, una vecchia tradizione, che oggi può assumere nuove forme interessanti.

Oggi è tutto ispirato a colori invernali, anche il risotto che mi sono fatto per la pausa pranzo e , approfittando del nuovo termine per il meme del cavoletto, provo a partecipare anch’io.

RISOTTO AL SEDANO RAPA, TIMO E NOCI

Ho soffritto in olio e.v.o. due scalogni, una puntina di aglio e un po’ di timo, ho aggiunto una tazza scarsa di gherigli di noci e una tazza colma di riso (violone nano lavorato con pestelli in bronzo) e ho tostato e soffritto per bene. Poi ho aggiunto una bella testa di sedano rapa, sbucciata e tagliata a piccoli cubetti (con tutte quelle insenature e bitorzolature una vita tagliarlo a cubetti regolari!) e ho proseguito la “sofrittura” (ma come si dirà? – ah, occhio a non alzare troppo la fiamma, altrimenti bruciacchia tutto, specialmente le noci!), ho aggiunto il brodo vegetale necessario, ho aggiustato di sale e pepe e ho portato a cottura. Ho mantecato con un cucchiaione di olio crudo e una bella grattata di pecorino romano, e ho accompagnato con una cialdina di pecorino e un pizzico di timo.

La cialdina si fa come i cestini: padellino mignon antiaderente, cucchiaiata di pecorino grattato, fuoco vivo finché non si colorano i bordi, si leva con la spatola e si fa raffreddare accartocciandola!

Saluti golosi cat

20 Commenti:

Anonymous Anonimo disse…

Una volta ho comprato un sedano rapa in un negozio che vende cose biologiche, l'ho portato a casa tutta contenta per l'acquisto, ma poi non sono riuscita ad usarlo per nessuna ricetta, non so non mi ispirava. Beh questa potrebbe essere una buona ispirazione (ma per il prossimo sedano rapa, grazie Cat.

15/12/06 00:15  
Blogger cat disse…

ciao carmenap, anche tu sonnambuli in rete? ma come il sedano rapa non ti ispira? è buonissimo,puoi leswsarlo a listarelle e mescolarlo all'insalata, oppure farlo sottilissimo ai ferri,oppure...'notte cat

15/12/06 00:19  
Anonymous Anonimo disse…

carissimo leggo il tuo blog oramai
da tempo,ci accomuna l'amore per il giardino e la cucina.
anche quest'ultima ricetta e' molta carina e la provero' al piu' presto.ti auguro buone feste
giovanna
nb come va la tua produzione di biscotti di natale?

15/12/06 10:02  
Anonymous Anonimo disse…

grazie a cat e tutti i geniali, appassionati e generosi cuochi della rete che riescono ad incuriosirmi piu' delle decine e decine di libri e riviste di ricette accumulati sugli scaffali della libreria della cucina.
cat, dove ti procuri l'assafetida?
ormai ne ho pochissima (regalo) e non riesco a trovarla - (vivo a trento)

15/12/06 11:58  
Anonymous Anonimo disse…

cialdina golosa a rifinire questo risotto stuzzivante e riscaldante

ps. grazie Federica:)

15/12/06 12:00  
Anonymous Anonimo disse…

Ciao, sono Manuela: bolzanina trapiantata a Pergine da 10 anni.Ho finito ieri con la superproduzione di biscotti: sono stremata e pure un po' nauseata! Ti leggo spesso, mi sembrava giusto farmi viva per salutarti.Ciao!

15/12/06 13:53  
Blogger cat disse…

ciao federica, benvenuta, la produzione di natale è un po' rallentata causa virus de panza! e superlavoro...ma conto di recuperare nel fine settimana - federica? come fai a sapere che uso l'assafetida? non mi ricordo di averlo scritto, ma forse il troppo burro comincia a dare gli effetti dei artereosclerosi? lo compravo dagli hare krsna a milano!
ciao francesca grazie della visita,
ciao manuela, benvenuta anche a te...ma cosa ci fai a perzen? a breve un post su artesella! saluti golosi a tutti

15/12/06 14:14  
Blogger cat disse…

ops scusami giovanna non ti ho dato la benvenuta! (troppo burro troppo burro!) cat

15/12/06 15:43  
Anonymous Anonimo disse…

riso e noci? geniale ! due ingredienti che adoro da soli, mai provato l'abbinamento... bell'idea!

ciao e saluti macrogolosi

15/12/06 17:58  
Blogger cat disse…

ciao mattop, non so perchè il tuo blog, quello di gloricetta e il cavoletto, da ieri non accettano i miei commenti? misteri della rete, essì che ho installato fire fox! oggi al macrobiotico c'era polenta di orzo e nituke di porri e carote, boni!

15/12/06 18:27  
Blogger Scribacchini disse…

Ecco, mantecatura al pecorino...Evvai, il formaggio deve far parte della ricetta e non essere buttato li a fine ricetta come sale e pepe. Nonostante la nostra estrema distanza sui formaggi (Fontina contro Piladelpia:-) questo giro concordo più che pienamente. Vuoi sapere il menu di domani :-)
Remy

15/12/06 19:38  
Anonymous Anonimo disse…

Io sono originaria del monferrato e , tra le mie colline di questi salici bitorzoluti se ne vedono ancora parecchi...sarà che ne usano i rami,come dicevi tu, per legar le viti.Sai, nn sapevo appartenessero alla famiglia dei salici...una perla di sapere in più, grazie.

15/12/06 22:03  
Anonymous Anonimo disse…

...ah...dimenticavo ho una foto da farti vedere,se vuoi, riguardnte uno di questi salici,molto particolare,su cui è riuscito a crescere un altro albero.La foto è di quanche anno fa.Ora ,addirittura un terzo alberello è cresciuto sul secondo!ma di questo ultimo passaggio mi manca la foto.magari nel fine settimana riesco a farla.La trovi sul blog del signor panza(tra i miei link),scorri verso metà blog e la trovi.Guardala e poi mi dici.Ciao

15/12/06 22:13  
Anonymous Anonimo disse…

Vabbè visto che ti trovi mi dici anche come condisci il sedano rapa? Eheheheheheh! Grazie per la consulenza. Carmen

16/12/06 00:48  
Blogger cat disse…

ciao ovetto, vengo subito a curiosare e poi il signor panza è tutto un programma! (mi sa che siamo in tanti signori panza nella rete!) carmenap, vuoi una ricetta dimagrante e macrobiotica per il sedano rapa?: taglialo a bastoncini e fallo al vapore con carote tagliate alla stessa maniera, condiscilo con maionese, yogurt, aceto e senape, e aggiungici una mela granny (quelle verdi e acide) tagliata a bastoncini, tipo insalata russa! da usarsi con parsimonia, ciao cat...sono in piena fabbricazione biscottara, ho tutte le paste in frigo, pomeriggio si inizia con il forno! mrs. bee fugge stranamente ad una festa di compleanno dei mostri!

16/12/06 11:59  
Anonymous Anonimo disse…

La cialdina di pecorino... E' una di quelle prelibatezze con cui potrei addestrare il mio consorte a fare qualcunque cosa.

16/12/06 13:40  
Blogger Monica Bedana disse…

Tu hai proprio deciso di farmi piangere di nostalgia per natale...anche lo stroparo...non so se devo farti un monumento oppure strangolarti...auguri e baci a tutta la famiglia, con affetto.

17/12/06 21:01  
Anonymous Anonimo disse…

Grazie degli auguri CAnnella,ma per strangolarlo devi metterti in fila.....

18/12/06 08:33  
Anonymous Anonimo disse…

wow!!! da provare!!!!
io adoro i rösti di sedano rapa e patate, ma al forno e legati con appena un pochino fecola di patate e cannella. Cotti su carta da forno... (mi ricetta, causa patate insufficienti e troppa gente a cena). da quella volta aggiungo SEMPRE almeno un tocchetto di sedano rapa perché da un sapore ottimo!!!

21/12/06 22:28  
Anonymous Anonimo disse…

Ciao Cat,
ho finalmente scoperto il nome in italiano di uno degli alberi da me preferiti insieme al gelso, ma io lo conoscevo come salès.
Complimenti per la ricetta, il sedano rapa mi piace assai, volevo dare un consiglio anche alle ragazze che non sanno come prepararlo.
1) Sbucciato e grattugiato con la grattugia a fori grossi e condito con olio (poco) sale, pepe, maionese e Kren (rafano)e servito come accompagnamento ad un bel piatto di salame o altri affettati.
2) Lessato con patate e poi tagliati a fettine entrambi, si imburra una teglia da forno, si fa uno strato di sedano, un pò di sale e pepe, uno strato di fontina grattugiata con la grattugia a fori grossi, uno strato di patate, sale e pepe e di nuovo fontina fino a che non si finiscono gli ingrediente.
Si fa gratinare il tutto in forno.
Buonissimo
Ciao.
Daniela G.

26/1/07 17:02  

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