coriandoli fuori stagione
Quando, in questo periodo dell'anno, computi, preventivi, revisione dei conti rubano spazio alla gagliarda parte creativa, che il lavoro dell'archiniere prevede purtroppo pure i conti, enonmeloavevanomicadetoprimaperò, il cat, per non sclerare, sì perché la mente matematica della famiglia sapete bene qual è, si fa dei gran bei giri in vivaio. Una bella inspirata di aria frizzantina, un ripasso della tavolozza autunnale delle varie specie, un'occhiata al cielo, 10 minuti sono sufficienti, come una medicina. E il bugiardino suggerisce: per protrarre il beneficio anche nelle ore succesive basta portarsi sulla scrivania un fiore, un mazzetto di foglie, qualche bacca, provare per credere.
Questa esplosione di rossi ed arancio è quello che mi è "caduto" nel cappello l'altro giorno.
Le mie preferite sono le mini puf-fragole dell'Ampelopsis brevipedunculata (capisco che abbia il peduncolo corto, ma in italiano non suona un gran che bene?!! Signore che battezza le piante, non si poteva concentrare, che so, sull'incredibile sfumatura di turchese e violetto delle sue bacche?).
Per farla breve è una parente della vite americana, una Ampelopsis quindi un pochino più delicata (da noi è il 4 inverno che sopravvive egregiamente a gelate e neve). Non è troppo vigorosa, cresce bene anche in un grande vaso in mezz'ombra (troppo sole brucia i margini delle foglie e fa sparire la screziatura), ha delle bellissime foglie minute verde chiaro, screziate di bianco, ma lo spettacolo inizia a settembre, quando le bacche cominciano a maturare, con incredibili sfumature di turchese, lilla, violetto, una festa che prosegue fino ai primi geli.
E per onorare gli arancio ed i blu, questo giro: doppietta!
PANDIZUCCA
Ho setacciato in una terrina 500 g di farina di farro integrale, ho fatto la fontana e ci ho sbriciolato 10 g di lievito di birra fresco, un cucchiaio di zucchero di canna e ho sciolto lievito e zucchero con 1/8 l di acqua tiepida, stemperando col ditone, perché mi piace sentire il lievito che si scioglie; ho messo a lievitare in luogo caldo per un quarto d'ora. Nel frattempo ho pulito e grattugiato due etti di zucca matura (ho usato una Butternut, e non vi venga in mente di usare il frullatore, che la polpa deve essere soffice e fioccolosa) e ho centrifugato tre carote per ottenere 1/8 l di succo che ho intiepidito.
Ho ripreso la terrina, ci ho aggiunto la zucca, il succo di carota, 20 g di olio di oliva e 20 g di olio di semi di zucca (regalo della mia collega austriaca, ma chi non ha colleghe austriache lo trova in Reformhaus, eh?? dar biolojico!) due bei pizzichi di sale fino e ho impastato per bene, sbatacchiando la pasta sul tavolo. Ho fatto una palla, l'ho messa in una terrina infarinata, coperta da un canovaccio e l'ho riposta in frigo - zona verdura-fino al mattino successivo.
Al mattino ho tolto la pasta dal frigo, l'ho lavorata ancora un pochino e l'ho lasciata lievitare una mezz'oretta al calduccio, poi ho oliato degli stampi a cassetta, ho diviso la pasta in 6 pezzi, li ho un po' schiacciati e arrotolati a mo' di strudel, li ho messi negli stampi, li ho pennellati con l'olio di zucca e li ho lasciati lievitare un altro quarto d'ora.
Ho pre riscaldato il forno al max, ho messo sul fondo una teglia colma di acqua bollente, ho abbassato a 180° e ho infornato per una ventina di minuti. Integrali ma soffici e succosi, appena un po' dolci, ottimi con un velo di burro ed erba cipollina.
E per dessert?
SÜGOL DE UA FRAGA ESAGERATO
No, 'stavolta non è sudtirolese, ma mantovano! I sugoli o sügoi come li chiamavano i miei nonni, sono quei budinozzi d'uva che mia nonna preparava in quantità industriale - ho ricordi di calderoni con lava ribollente e odorosa, non dico profumata, perché l'odore del mosto cotto non è per tutti!- di un beige rosato o di un viola intenso, a seconda dell'uva utilizzata e che conservava in giganteschi vasi di vetro con le guarnizioni arancio, che venivano spartiti con le varie zie, cugini ecc.
Avevo a disposizione una cassetta di uva fragola, a casa nostra piace solo a Nik, pm grande, io la detesto! ed ero stufo dei rave party di moschini sul nostro portafrutta, giunti da tutto il vicinato.
Si va di sügol! Telefonata alla nonna ma le dosi lei se le ricordava da caserma (prendi tre casse di uva, un kilo di farina....) allora ho provato e ho fatto così: ho passato i chicchi d'uva sgranati alla centrifuga ed ho ottenuto mezzo litro di mosto scurissimo. Ho messo il mosto a bollire per circa 15 minuti con un rametto (piccino eh!) di rosmarino, ho stemperato in un bel bicchiere di vino moscato elbano 5 cucchiai rasi di amido di mais, li ho aggiunti al mosto bollente, fuori dal fuoco, e ho mescolato bene con la frusta; ho rimesso a sobbollire per qualche minuti e ho versato il büdino negli stampini. (funzia anche con succo d'uva in bottiglia!)
Logicamente, con una cottura così corta non si mantiene che qualche giorno in frigo!
Ma mica me lo sono sparato così, nature! Ho preparato uno zabaglioncino con lo stesso moscato elbano: un bicchiere di moscato (1/8) un tuorlo (col trucchetto della Lory) un cucchiaio di zucchero di canna! Tuorlo + zucchero montato bene con la frusta, stemperato con il vino, messo a sobbollire sempre frustando per gonfiare bene, per alcuni minuti. Così mi piace anche l'uva fragola ;O)!
Saluti golosi, cat
18 Commenti:
Il tuo è un blog meraviglioso!!!!!! Buonanotte.
Caspita leggendo il tuo post mi è venuta una domanda, ma per fare la marmellata d'uva invece di usare il passaverdure per separare i semi dal succo potrei usare la centrifuga?
Buono l'olio ai semi di zucca, mi è capitato di provarlo e mi è piaciuto tantissimo.
Bacioni!!
i sughi sono uno di quei ricordi di infanzia che non si dimenticano, non oso immaginare come possano essere collo zabajone.
Caro Cat sei un pericolo! Son già qui a fantasticare su questa interessantissima brevipedunculata che senza occorgermi mi trovo impelagato in brutte faccende da sceriffi a stelle e strisce ;-)
http://www.nps.gov/plants/ALIEN/fact/ambr1.htm
Tu che dici: queste bacchine d'angelo saranno capaci anche qui della grande fuga? Te le vedi a scorazzare per le nostre pianure alla ricerca di detriti e ferri vecchi? A sgomitare per un posto al sole fra le selve di fitolacche e ailanti?
Cat: io se fossi in te oscurei la prima parte di questo post. Ma se ti beccano gli yankee, ma lo sai che succede? Lo sai che loro per queste cose ci hanno i B52 sempre in pista, zuppi di napalm che ancora gli avanza?
Te la immagini la faccia del tuo capo se una mattina all'alba all'orizzonte comparisse una squadriglia B52esca, dritta dritta sul vostro vivaio e, chirurgica come sempre, mollasse quintalozzi di quella gasolina gelatinosa, esattamente sulla parcella rampicanti Ampelopsis? Esattamente lì... Esattamente ehm... :-(
Bene bene, a parte un angolino riparato dove piantare l'ampelopsis coriandolensis, temo di avere proprio tutto l'occorrente in casa, compresa l'uva fragola, sì sì. Un tempo, a rimestare i sugui, avevamo anche la nonna carpigiana!
Un bacione da Kat a Cat
Buono il pane di zucca! Ma dove hai trovato quel meraviglioso stampo multiplo?
Io faccio da alcuni anni ormai la marmellata, anzi la gelatina, di succo d'uva fragola; una poesia, modestamente! Aggiungendo il succo centrifugato di una o due mele, poi, viene bella soda.
Carla
A me zucca ed uva fragola dev toglierle dagli occhi sennò..sparisco all'istante!!!Due ricette favolosissime, grassie!
Incredibili i colori che regala l'autunno.
Tu sai per caso come si chiama l'uva fragola in tedesco? Qui non l'ho mai vista.
Adoro l'olio di semi di zucca, lo uso spesso. E non può mancare in una zuppa di zucca.
meravigliosi colori! è la mano e l'occhio del "padrone" che fa il resto, però...
belle anche le meline antiche di qualche post addietro!
a -sempre- presto!
elediriva-mi-sa-tra-poco-di-bolzano-
ciao a tutti
Sabrina, grazie e benvenuta.
Ciao Zucchero, ho visto la tua marmellata d'uva, ma credo che passare alla centrifuga la quantità di uva che hai lavorato (l'uva va sgranata sennò il mosto prende un gusto amaro)sia un lavoraccio immane, meglio il passaverdura!
Gaia, provali e vedrai, se usi amido di mais o farina di riso te li puoi godere spensieratamente anche tu.
Orpa Paolo, mi hai messo una strizza, dici che devo organizzare una contraerei spara bacchini blu?? Tranquilli, qui da noi in 4 anni l'ampelopsis non è cresciuta molto e anche i merli, le puffragole, non se le calano nemmeno di striscio; e delle buddleje vogliamo parlarne?
ciao Katy.
Ciao Carla, benvenuta, la gelatina di uva fragola mi ricorda il mio amico Günter, la faceva buonissima.
Ciao Saretta, zucca sì, uva fraga te la lascio tutta ;O).
Ciao Alex, ma sai che non lo so! ho chiesto anche ai miei colleghi di madrelingua tedesca ma in Südtirol pare si chiami "fragolino o Erdberele", ma anche uva americana; forse in Germania non la trovi per via di restrizioni alla coltivazione?? boh? ma in Italia ti è mai capitato di assaggiarla? io e la Bee troviamo che abbia un profumo troppo potente, i miei figli ne vanno matti, questione di nasi ;O)
Ciao Elediriva - come è andato il raccolto di mele antiche? io vi aspetto!
saluti golosi a tutti, cat
Ciao cat archiniere meraviglioso....hai ragione, riempirsi il cappello e gli occhi con questi colori, queste forme che "soltanto" la natura sa fare così bene è la medicina ideale per la mente e lo spirito. E se poi torni a casa ricaricato di energia positiva ti metti ai forni/fornelli e "crei" ricette così beh...cosa chiedere di più?
I sugoli con l'uva fragola li ho fatti l'anno scorso mìintriga l'uso del rosmarino.
Ed ora una domanda "tecnica" al giardiniere: ho le terrazze a sud senza via di scampo al sole estivo, avendo rinunciato ai geranei con cosa posso sostituirli?
Manda parcella ad "accantoalcamino" ;-)
Coroli che scaldano il cuore, davvero. E mentre ho un'idiosincrasia per la parola sugo, i sugoli mi incuriosiscono parecchio :)
che belle foto!!!!!
e bellissimo anche il tuo blog!!!!
complimenti
ciaoooo
Ciao!
Scusa tantissimo l’effetto “spam”, ma siamo in poche e abbiamo pochissimo tempo per avvisare tutti di un’importante iniziativa food-blogger contro l'omofobia!
Trovi tutte le info qui e
qui!
Colori meravigliosi per questi giorni. Bravissimo, come sempre!
Ho visto sul sito del Braunwirt (ristorante di Sarentino) che l'uva fragola viene chiamata semplicemente Erdbeertraube. Chi l'avrebbe mai detto?
Carla
ma che gran bella foto come tutti i frutti dell'autunno, oltrea questo ho apprezzato molto la ricetta spero di venire dalle vostre parti presto
Meraviglia delle meraviglie la foto delle bacche!
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