rose e lumache da corsa
Trasferta dai nonni senza la Bee e con un pm in più. No, che avete capito! Non un nostro pm, è che
siamo entrati nella fase in cui non si può più andare in gita coi genitori
senza portarsi un amico.
Con tutte le promettenti mostre orticole che c'erano in
ballo questo we mi sono cuccato, per lavoro, una fantastica “10 padiglioni 10”
di soli pannelli solari, 'na goduria!
Per fortuna la sera, dai nonni, non mi sono fatto mancare la
classica passeggiata in solitaria, passando allo scanner ogni prato,
capezzagna, scarpata per scoprire cosa c'era di già fiorito.
Le fioriture quest'anno sono in ritardo ma, citando la cantantessa” le piante non hanno
fretta o scadenza” ed infatti, col gran caldo di sabato si sono aperte le prime
rose che ho messo a dimora lo scorso anno.
Sotto un vecchio sambuco è letteralmente esplosa una Rosa
complicata, che non ho mai capito perché si chiami così, dato che una rosa più
semplice e leggera non esiste. Roselline semplici , rosa intenso che scolorano al sole, modeste e
campagnole ma allegre come un pic nic
su una tovaglia a quadretti bianchi e rossi.
Velluto porpora da gran sera con una miriade di petali
arricciati, illuminato da una broches dorata e un profumo “roserrimo” per
Tuscany Superb (Rosa gallica), una vera signora Rosa, che quest'anno sono
finalmente riuscito a vedere in pieno
spolvero. Ancora più bella bagnata di
pioggia, coi petali quasi viola e le gocce d'acqua che diventano azzurre. A tenerle compagnia una damigella in rosa, Zoe, una Rosa centifolia muscosa, con i
calici e i boccioli ricoperti di muschio profumato di resina piccante,
irresistibile la tentazione di sfregolarlo e annusare le dita: trementina,
menta, basilico e, in fondo in fondo, un ricordo di rosa. Le corolle piatte e
tutte arruffate (le mie preferite) profumano invece del cassetto dei foulard
della nonna, dove non mancava mai una saponetta alla rosa, nella sua carta
velina tutta plissettata.
Il we è stato luungo e i pm non è che li incanti col profumo
delle rose! Specialmente se piove a dirotto e hai dimenticato i game boy a
casa. Occorreva un piano B. Stivali di gomma, ombrelli da testare direttamente
sotto il doccione della grondaia e via, in cerca di lumache da corsa.
“lümaga lümahin, tira föra i to cürnin, se no i tiret miga
föra, at taiarò la pataröla” e con questa frase magica, in mantovano stretto,
abbiamo trovato 3 belle chiocciole da corsa che sono state prontamente numerate
e messe sulla linea di partenza (oh,
dopo il bagno con la magnum di champagne le abbiamo liberate eh!).
Al nonno quest'anno è scappata la mano, o meglio, il piede
sulla motozzappa (non parlategli di permacultura!) con la fatale
conseguenza che il vecchio pollaio si è trasformato in un orto gigante, di
quelli che al solo pensiero di eliminare le erbazze già ti viene mal di schiena
e infatti: ci sarebbero un po' di erbazze da eliminare tra le patate...
“Ma pa' sono farinelli appena sbocciati, belli freschi e
succosi!
Mi piace contribuire alla contadinitudine dei miei, sì
perché noi, dritti dritti dalla città veniamo!, ma questa volta ho spiazzato anche il famoso Paolin, che i farinelli
li riteneva buoni solo per il pastone delle galline.
Cosa ci ho fatto? Ma dei gustosi
GNOCCHI DI MIGLIO E FARINELLI (Chenopodium album)
Fidatevi i farinelli, o farinacei, sono buonissimi e non ci
si può sbagliare nella raccolta. Le foglie sono di un verde glauco vellutato e,
sulla pagina inferiore hanno una specie di pruina biancastra e farinosa che
rimane sabbiosa sulle dita. Vanno raccolte solo le cimette e le foglie più
tenere, prima della fioritura. Una rapida scottata in acqua salata e sono
pronte ad essere utilizzate come gli spinaci.
La ricetta degli gnocchi l'ho già scritta: ho stracotto due
parti e mezza di acqua con una parte di miglio e un pizzico di sale, ho
lasciato intiepidire, ho aggiunto una tazza di farinelli lessati e tritati,
alcuni cucchiai di farina integrale, ho regolato di sale e pepe e ho lessato gli gnocchi in acqua
salata formandoli con due cucchiai. Il condimento non è proprio macrobiotico!
Burro fuso, salvia e formaggio, ma miglio ed erbe selvatiche non mi hanno fatto
sentire in colpa.
Stella non mi sono dimenticato del giochino, ecco qui la
ricetta per la collezione di piatti "mangiare bene per stare bene"
HUMMUS DI PISELLI FRESCHI
Ho sgranato ca. mezzo chilo di pisellini freschi, li ho
messi in una casseruola dal fondo pesante con pochi cucchiai di acqua e un
cucchiaio di olio evo e li ho cotti fino a consumare tutta l'acqua,
spappolandoli un pochino e quasi facendoli un po' caramellare sul fondo della
pentola – ocio che in due secondi dal caramello si passa al carboncino! Li ho
messi in una ciotola con un cucchiaio di succo di limone, un pizzico di
peperoncino, due cucchiaio di olio evo un cucchiaio di semi di sesamo tostati e
passati al macinino (non avevo tahin) e una puntina di paprica dolce, niente
aglio, avrebbe ammazzato il gusto dei pisellini, ho schiacciato il tutto con la
forchetta. Ho ammonticchiato lo spalmino su crostini bruscati, un filo di erba
cipollina e un batuffolo di timo, dolci e freschi.
Lo so, i post sono ancora un po' fuori sincro, ma è un
periodo dove lo sono anch'io, saluti golosi, il cat