primavera rubata
Un mazzetto di rami d'albicocco, rubati al fratello potatore, svegliati dal tepore dell'appartamento e coccolati con l'acqua del vasetto, rischiara il tavolo della colazione delle ultime mattine. Una primavera rubata, effimera sì, ma che potenza. Una sniffatina al profumo di miele e via al lavoro e a scuola, con tutto un altro spirito.
E anche al lavoro, alla pausa caffè non può mai mancare un dolcetto...pe fa la vita meno amara me so' comprato la carruba!
Sono un po' a stecchetto così ho deciso di provare questi sanissimissimissimi dolcetti alla carruba, sapore che mi piace molto. Le carrube sono come l'anice o il coriandolo in foglie...o li ami o li detesti!
Io le amo, specialmente sgraffignate dagli alberi negli incolti al sud, gustate con la polpa ancora morbida e un po' allappante, che ricorda i datteri.
Gli alberi della Ceratonia siliqua, così si chiama il carrubo, sono bellissimi, specialmente quelli abbarbicati ai costoni rocciosi, hanno la stezza forza degli ulivi.
Pensate che a Bolzano esiste una passeggiata su un versante di porfido esposto a sud, le passeggiate del Guntschna, dove allignano anche alcuni carrubi e riescono persino a fruttificare.
questi i fiori fotografati a fine settembre
Per farla breve eccovi la ricettuzza
DOLCETTI ALLA CARRUBA E BANANA
200 g farina di carruba (la trovate al bio)
200 g uvetta bio
200 g mandorle
2 grosse banane mature
scorza e succo di un'arancia bio
Ho passato al mixer mandorle e uvette, ho impastato con la banana spetasciata, la farina di carrube, la scorzetta gtattugiata dell'arancia e il suo succo. Ho ottenuto una pasta consistente - bona anche cruda, per fare delle praline, ho formato dei dischetti e li ho passati alla grattugia, come per gli gnocchi. Teglia, carta forno, forno caldo 160° per 15 min.
Boni caldi e freddi, dolcissimi anche senza extra zucchero.
Troppo sano??
E allora ecco una confettura di soccorso, per quando arriva un'irresistibile voglia di strudel ma non si ha "sbatti"(come dicono i GM) di tirare la pasta sottile.
Me ne ha regalato un vasetto la mia zia a Natale, fatta da una ditta locale, amore a prima vista, ecco la ricetta
Se invece vi venisse una pazza voglia di foresta nera, la confettura giusta è questa...libidinosa
STRUDEL SPALMABILE
un chilo e mezzo di mele asprigne.
mezzo chilo di zucchero di canna integrale (no muscovado)
un pugno di uvetta
un pugno di pinoli
buccia e succo di un limone bio
un bel bicchiere di vino bianco - io un passito Sudtirolese
cannella regina a piacere
Ho sbucciato le mele e le ho cubettate finemente, ho aggiunto il succo e la scorza grattugiata del limone, l'uvetta, i pinoli, un bel cucchiaino di cannella e il vino passito e ho cotto per 10 minuti a fiamma media.
Ho aggiunto lo zucchero e ho cotto altri 10 minuti dal bollore, a fuoco medio.
Ho coperto e ho lasciato candire fino al giorno dopo.
Ho nuovamente portato a bollore, ho aggiunto un'altra spolverata di cannella e ho invasato bollente. Ho chiuso i vasetti e li ho capovolti per qualche minuto.
Magica, anche un tozzo di pane si trasforma in una goduriosa fetta di strudel.
Un saluto goloso, il cat