coriandoli fuori stagione

Questa esplosione di rossi ed arancio è quello che mi è "caduto" nel cappello l'altro giorno.
Le mie preferite sono le mini puf-fragole dell'Ampelopsis brevipedunculata (capisco che abbia il peduncolo corto, ma in italiano non suona un gran che bene?!! Signore che battezza le piante, non si poteva concentrare, che so, sull'incredibile sfumatura di turchese e violetto delle sue bacche?).
Per farla breve è una parente della vite americana, una Ampelopsis quindi un pochino più delicata (da noi è il 4 inverno che sopravvive egregiamente a gelate e neve). Non è troppo vigorosa, cresce bene anche in un grande vaso in mezz'ombra (troppo sole brucia i margini delle foglie e fa sparire la screziatura), ha delle bellissime foglie minute verde chiaro, screziate di bianco, ma lo spettacolo inizia a settembre, quando le bacche cominciano a maturare, con incredibili sfumature di turchese, lilla, violetto, una festa che prosegue fino ai primi geli.
E per onorare gli arancio ed i blu, questo giro: doppietta!

PANDIZUCCA
Ho setacciato in una terrina 500 g di farina di farro integrale, ho fatto la fontana e ci ho sbriciolato 10 g di lievito di birra fresco, un cucchiaio di zucchero di canna e ho sciolto lievito e zucchero con 1/8 l di acqua tiepida, stemperando col ditone, perché mi piace sentire il lievito che si scioglie; ho messo a lievitare in luogo caldo per un quarto d'ora. Nel frattempo ho pulito e grattugiato due etti di zucca matura (ho usato una Butternut, e non vi venga in mente di usare il frullatore, che la polpa deve essere soffice e fioccolosa) e ho centrifugato tre carote per ottenere 1/8 l di succo che ho intiepidito.
Ho ripreso la terrina, ci ho aggiunto la zucca, il succo di carota, 20 g di olio di oliva e 20 g di olio di semi di zucca (regalo della mia collega austriaca, ma chi non ha colleghe austriache lo trova in Reformhaus, eh?? dar biolojico!) due bei pizzichi di sale fino e ho impastato per bene, sbatacchiando la pasta sul tavolo. Ho fatto una palla, l'ho messa in una terrina infarinata, coperta da un canovaccio e l'ho riposta in frigo - zona verdura-fino al mattino successivo.
Al mattino ho tolto la pasta dal frigo, l'ho lavorata ancora un pochino e l'ho lasciata lievitare una mezz'oretta al calduccio, poi ho oliato degli stampi a cassetta, ho diviso la pasta in 6 pezzi, li ho un po' schiacciati e arrotolati a mo' di strudel, li ho messi negli stampi, li ho pennellati con l'olio di zucca e li ho lasciati lievitare un altro quarto d'ora.
Ho pre riscaldato il forno al max, ho messo sul fondo una teglia colma di acqua bollente, ho abbassato a 180° e ho infornato per una ventina di minuti. Integrali ma soffici e succosi, appena un po' dolci, ottimi con un velo di burro ed erba cipollina.
E per dessert?


SÜGOL DE UA FRAGA ESAGERATO

No, 'stavolta non è sudtirolese, ma mantovano! I sugoli o sügoi come li chiamavano i miei nonni, sono quei budinozzi d'uva che mia nonna preparava in quantità industriale - ho ricordi di calderoni con lava ribollente e odorosa, non dico profumata, perché l'odore del mosto cotto non è per tutti!- di un beige rosato o di un viola intenso, a seconda dell'uva utilizzata e che conservava in giganteschi vasi di vetro con le guarnizioni arancio, che venivano spartiti con le varie zie, cugini ecc.
Avevo a disposizione una cassetta di uva fragola, a casa nostra piace solo a Nik, pm grande, io la detesto! ed ero stufo dei rave party di moschini sul nostro portafrutta, giunti da tutto il vicinato.
Si va di sügol! Telefonata alla nonna ma le dosi lei se le ricordava da caserma (prendi tre casse di uva, un kilo di farina....) allora ho provato e ho fatto così: ho passato i chicchi d'uva sgranati alla centrifuga ed ho ottenuto mezzo litro di mosto scurissimo. Ho messo il mosto a bollire per circa 15 minuti con un rametto (piccino eh!) di rosmarino, ho stemperato in un bel bicchiere di vino moscato elbano 5 cucchiai rasi di amido di mais, li ho aggiunti al mosto bollente, fuori dal fuoco, e ho mescolato bene con la frusta; ho rimesso a sobbollire per qualche minuti e ho versato il büdino negli stampini. (funzia anche con succo d'uva in bottiglia!)
Logicamente, con una cottura così corta non si mantiene che qualche giorno in frigo!
Ma mica me lo sono sparato così, nature! Ho preparato uno zabaglioncino con lo stesso moscato elbano: un bicchiere di moscato (1/8) un tuorlo (col trucchetto della Lory) un cucchiaio di zucchero di canna! Tuorlo + zucchero montato bene con la frusta, stemperato con il vino, messo a sobbollire sempre frustando per gonfiare bene, per alcuni minuti. Così mi piace anche l'uva fragola ;O)!
Saluti golosi, cat
