le prime rose
Dopo l'"ingrumata" di freddo degli ultimi cantieri e sopralluoghi - ho visto la neve fresca! - ho lasciato la bee a casetta e con i pm ci siamo diretti a sud, direzione nonni, lago di Garda, con una macchina piena di piantine di pomodoro dalle specie curiose per il supermegaordinatissimo orto del nono e in cerca di un po' di primavera.
Appena arrivati, mi sono fiondato verso la milpa e con grande meraviglia (l'esperimento intrigava molto anche il mio vecchio, che premuroso ha coperto la zona con una rete "anti-galline razzolanti!") ho notato che tutte , ma proprio tutte le zucche sono germogliate e spiccano tra la paglia della pacciamatura.
L'aspetto della milpa non è proprio ordinato, erbazze ovunque, ma a guardare bene, si intravedono anche i primi fagioli, tanti! il mais non si distingue dalle erbazze, almeno così mi auguro, comunque, per precauzione, ho ri-seminato ancora un po' di mais e fagioli, spargendoli direttamente appena sotto la pacciamatura.
Nel pollaio con vista panoramica è tempo di cova e le signore galline possono godersi la generosa fioritura delle Rosa foetida "Persiana" e delle Rosa pimpinellifolia.
Che poi proprio fetide non sono, povere rose, hanno un odore "curioso", tra il the alla citronella lasciato qualche giorno a fare le alghe nella tazza sulla scrivania (odio la citrinella, ma la segretaria insiste! ;O) scherzo Mary) e gli zampironi anti zanza, il tutto con un tocco di rosa che ti fa rimanere lì ad annusare.
A dispetto del nome sono però così belle e generose, specialmente i boccioli, veramente eleganti.
La pimpinellifolia se la cava meglio con il profumo, anche se è accentuato l'odore di geranio-citronella, ma la fioritura è più timida, spargola.
Sono comunque due robustissime rose botaniche, dal carattere un po' campagnolo, fioriscono una sola volta, ma producono dei curiosi frutti interessanti per il giardino d'autunno.
Ma la missione principale del viaggio era un'altra!
Canny mi hai preparato la branda?!
La siora Canny, qualche post fa, mi ha fatto ricordare che, rintanato in qualche anfratto della casa dei nonni, era celato il "torcòl", una roba tipo rosaspina e l'arcolaio (spiegatelo voi ai pm cos'è un arcolaio!).
Mi sono messo alla ricerca, l'ho trovato, ripulito, oliato e soprattutto, l'ho provato!
Non c'è stato verso di portarmelo a BZ, la bee avrebbe ritirato al volo i pm e mi avrebbe spedito, con tutto il torcol, a Salamanca! ( la rompina se li è mangiati di gusto però!)
Cosa ci ho fatto?
ma questi arcaici
BIGOLI IN SALSA DI NOCI
Canny non sai che lotta ho dovuto intraprendere con mia nonna e mio papà: ma sito drio dare i numeri non metterghe i ovi nei bigoi? i se fa mia con la semola, valà cori! i se deve impastare più duri...e così all'infinito.
A dire il vero li ho dovuti fare due volte; la prima volta sono risultati un po' troppo morbidi e in cottura si sono spapperati un po' troppo (con immaginabile sfottò di nonna e padre!) ma la seconda, impastati durissimi! sono venuti una bontà!
La ricetta è quella della Canny 70 g di semola rimacinata, 30 g di farina bianca, un pizzico di sale ed acqua a 80°. Ho impastato tutto utilizzando meno acqua possibile, ho coperto con un canovaccio per mezz'ora e ho torchiato i bigoli (spaghettoni in veneto).
I pm si sono divertiti parecchio, anche perché non avevano idea di come si facessero gli spaghetti.
Il segreto è spolverizzarli subito, all'uscita della trafila in bronzo,
con una miscela di semola grossa e farina di polenta superfine, in modo che non si appiccichino tra loro.
Si inserisce un salamotto di pasta nel cilindro di bronzo, si avvita il pistone, ci si accomoda sul torcòl e si comincia a girare la leva. Con la pasta bella dura si fa una fatica boia, ma sono tutte calorie ben spese ;O).
Per la salsina ho sciolto due acciughe sott'olio in quattro, cinque bei cucchiai di olio evo, con uno spicchio d'aglio schiacciato e alcuni rametti di timo fresco, finché l'aglio non ha preso colore. Ho eliminato l'aglio e ho versato nell'olio 10-15 noci tritate con il mixer e un pochino di pangrattato, ho fatto rosolare ancora un pochino; ho lessato i bigoli al dente (circa 5 minuti) e li ho conditi con la salsina primordiale. Un gusto che commuove ;O)
La bee e i pm se li sono pappati al ragù, così giusto per ribadire!
Ah, quella su in cima è un'insalatina di spinaci appena spuntati, petali di rosa foetida, fiorellini di cavolo cappuccio dimenticato nell'orto, fiori di sambuco, piantine di ravanello ottenute dallo "sfoltimento delle cassette di semina" alcune foglie di lattughino, un pizzico di sale e uun velo di olio evo del garda, la primavera in bocca.
saluti golosi, cat