clerodendro
Tra la fine di agosto ed i primi di ottobre in giardino si concentrano le fioriture più profumate.
A parte qualche raro caso, le fioriture di questo periodo non sono spettacolari dal punto di vista dei colori e delle dimensioni dei fiori ma, forse perchè distillano tutto il sole e il calore ricevuto d'estate, o forse per attirae le api ritardatarie e gli altri insetti utili, ormai sfiniti e un po' storditi dai primi freddi, le fioriture autunnali sono tra le più profumate.
Ognuno è libero di scegliere l'abbinamento di colori e profumi che più gli aggrada, nella progettazione del giardino però bisogna ricordarsi del periodo di fioritura e ponderare bene la qualità del profumo d'insieme che si vuole ottenere.
L'abbinamento casuale di piante troppo profumate rischierebbe di creare un pastrocchio olfattivo, dove i singoli profumi, ottimi percepiti singolarmente, potrebbero combinarsi con effetto nauseante.
Non so se vi sia mai capitato (spero proprio di no per le vostre narici!) ma un giorno mio figlio è tornato da scuola lasciando la scia; una sua compagna gli aveva regalato una decina di campioncini di profumo (da donna, da uomo...) e lui ha pensato bene di provarli.. tutti insieme...nemmeno con una doccia di mezz'ora ce ne siamo liberati, per non dire del giubbino di jeans con effetto arbre magique, ha "profumato" l'armadio per settimane.
Ora sono in fiore gli osmanti, dal penetrante odore di pesche mature, gli eleagni, con un profumo pepato e speziato, e soprattutto non passano inosservati i clerodendri.
Il Clerodendrum trichotomum, in particolare la varietà fargesii, in questo momento è trapuntato di piccole stelle bianche, che si stagliano elettriche sul verde scurissimo e vellutato delle foglie.
I Clerodendron apartengono alla famiglia delle verbenaceae ( le verbenacee potrebbero essere paragonate alle dinastie di profumieri, ogni componente del numeroso nucleo familiare ha creato il suo profumo, alcune specie però ne abusano, come alcune signore a teatro o al cinema, che riescono a tapparmi il naso e a farmi venire un'attacco d'asma), sono arbusti che possono diventare piccoli alberelli, alti anche 4-5 metri.
Hanno delle bellissime e grandi foglie a cuore, di un bel verde scuro, un po' puzzolenti se vengono stropicciate, (ma è proprio necessario stropicciare le foglie?), e da settembre esplodono con una fioritura bianco candido, sfumata nel rosa intenso delle brattee del calice.
Il profumo è intensissimo, di "fiore"!, la sera quasi fastidioso, consiglierei di non piantarlo troppo vicino alla casa, specialmente in prossimità delle camere da letto.
Nel tardo autunno i fiori si trasformano in mazzi di bacche "marziane", stelle cicciotte rosso lacca con, in cima, una pallina blu cobalto metallizzata, sranissime, bizzarre, stupende. (posterò le foto più avanti)
Le bacche sarebbero una bella fonte di ispirazione per un gioiello.
E ora si torna in cucina: GRAZIE GENNARINO DI ESISTERE, e grazie a REMY per avermi contagiato con le lievitazioni luuunghe.
Ho provato a fare la focaccia con la biga. Nooo!, non ero in costume da antico romano, la biga e una pappetta di acqua, farina e pochissimissimo lievito di birra, una specie di poolish, nooo non il detersivo per i metalli, ma forse è meglio se sbirciate qui, loro lo sanno spiegare molto meglio di me!
Insomma dopo lunghe peripezie, (non è vero, basta organizzarsi un pochino con i tempi morti, e soprattutto, se viene una improvvisa voglia di fiocaccia, forse è meglio andare in panetteria!, ma non sarà così buona!) ho prodotto una
FOCACCIA ALL'UVA BIANCA E NERA
Per la pasta della focaccia vi rimando ancora qui, ho seguito alla lettera le istruzioni, ma ho diminuito il sale, e ho aggiunto all'impasto, nella seconda fase della lievitazione, tre bei cucchiaioni di malto di riso.
Ho steso la pasta in una tortiera oliata e ci ho disposto i chicchi d'uva, in file progressive due nere una bianca, una nera, due bianche....beh voi fate come vi pare.
Se, come me, odiate sentire scricchiolare i vinacciuoli sotto i denti* (vi ricordate: pampini, acini, raspo e vinacciuoli, alle elementari non lo insegnano più!), tagliate i chicchi in due e snocciolateli, è un po' brigoso, ma vuoi mettere azzannare una fettona di focaccia senza il panico del semino d'uva sotto i denti!
A completare il gusto, un po' dolce un po' salato, ho cosparso la focaccia con semini di finocchio tritati e un po' di zucchero in granella.
Buona tiepida ma anche fredda!
saluti golosi cat
*il mio terore per le focacce con sorpresa discende da un'esperienza allucinante: la prima volta che sono "sceso" a lecce, al mercato, vedo queste "pucce", pagnotte di pane condito con pomodoro e olive nere, una goduria, ma solo per iniziati! mi potevano avvisare che le olive non erano snocciolate, ci ho quasi lasciato un dente!