pigrizia e robinie
Ahh che giornatina!
Era da secoli che non mi dedicavo al cazzeggio più assoluto, e non avete idea di quanto mi sia goduto la giornata.
Mrs. Bee e mostro grande a spasso in bici con relativo picnic, io e mostro piccolo spalmati sul divano (lui con un po’ di febbriciattola a dire il vero, povero!) a guardarci tutto di seguito shrek uno e due ( i piccoli mostri, come gli amanti del teatro cinese, adorano vedere gli stessi cd fino alla consunzione dei solchi, anticipando le battute, ormai imparate a memoria, e ridendo come matti…noi, io e mrs bee, un po’ meno, per fortuna le cassette dei teletubbies si sono disintegrate!).
Dal divano ci siamo spalmati sul tappeto in camera a giocare al labirinto magico e a vampiri in salsa rossa, poi abbiamo pranzato con banane yogurt e pane, pucciato direttamente nel vasetto (con la febbre fra’, voleva solo cose fresche! E così non ho dovuto nemmeno cucinare, guarda a volte la sfortuna…).
Storiella dopopranzo e pisolino di due,dico due ore.
Al risveglio c’è stato anche il tempo di fare una torta e di preparare la cena.
Il tempo oggi è trascorso lento e , anche se in un angolino del cervello sentivo la presenza di tutte le incombenze, lavoro arretrato, ordine nella contabilità, ordine in casa, ho fatto finta di non sentire. Gridassero pure!: una sana giornata di ozio, ogni tanto, non ha valore!
Non avevo nemmeno voglia di fare le foto alla torta di oggi, quindi vi cuccate la torta che ho fatto domenica!
TORTA MARGHERITA CON FIORI D’ACACIA
Già da un po’ avevo adocchiato un gruppetto di robinie rosa, la Robinia hyb. “Casque Rouge”, ma, delusione, fermatomi a fotografarle ho scoperto che i fiori profumavano pochissimo, e io che mi ero già immaginato una torta a pallini rosa!
Ma l’occasione si è presentata domenica, di ritorno da un giretto in bici, ci siamo imbattuti in una macchia di Robinia pseudoacacia, dette anche acacie o rubini, che spandevano il loro profumo dolcissimo tutto intorno.
Rapida valutazione sullo stato di inquinamento del posto: lungo Isarco, pista ciclabile lontano dal traffico – situazione perfetta per il prelievo!
Sono tornato a casa con un bel cestino di grappoli bianco-verdini dal profumo di miele.
Ho separato cinque tuorli dagli albumi, ho montato gli albumi a neve durissima, con un pizzico di sale.
Ho montato i rossi d’uovo con 180 g di zucchero semolato e due cucchiai di acqua bollente, fino ad ottenere una crema bianca e spumosa, ci ho aggiunto la neve di albumi e, a cucchiaiate alternate, 180 g di farina di riso setacciata e 80 g di margarina bio di solo girasole, fatta fondere e intiepidita.
Ho mescolato delicatamente, tagliando la crema con un grande cucchiaio di metallo, dal basso in alto, infine ci ho aggiunto i fiori di 10 12 grappoli di robinia, sgranati e solo passati delicatamente con uno strofinaccio appena inumidito. In forno a 180° per 35-40’.
Ho sformato la torta, l’ ho lasciata intiepidire, l’ ho rivestita con un bello strato di zucchero a velo e me ne sono pappato una fettozza accompagnandola con i fiori freschi a mo’ d’insalatina.
Il gusto fresco e profumato dei fiori d’acacia (un po’ di piselli freschi un po’ di miele) si sentiva ad ogni morso e si accompagnava proprio bene al sapore semplice della pasta margherita.
Ecco, e io che non volevo fare neanche il post, ma poi mi sarei sentito in colpa, dopodomani si parte, piccoli mostri dai nonni e mrs. Bee ed io…sorpresa…alla settimana prossima, saluti golosi cat
Ah, questa è la foto scattata lunedì mattina a Carezza!