lanterne gialle
scegliere bene ci sono specie adatte anche ai giardini mediterranei, e poi mescolando specie a fioritura precoce e tardiva, si riesce sempre ad avere un angolo fiorito; sono fantastiche anche in balcone, non hanno nemmeno bisogno di un vaso troppo grande.
L'unico inconveniente, a volte disastroso!, è che hanno le radici facilmente attaccabili dalle malattie fungine, ma anche a questo c'è rimedio: curare bene il drenaggio, con strati di ghiaino in terra piena e argilla espansa (più leggera) in vaso e, al momento dell'impianto, mescolare un paio di manciate di carbonella tritata (si si quella del barbecue!) alla terra, che deve essere ricca di materiale vegetale (humus e torba) e sempre umida (mai zuppa!).
Tra le clematidi che mi piacciono di più, per quegli insoliti fiori gialli, c'è senz'altro la Clematis tangutica.
Si arrampica fino a 3-4 metri e cresce molto velocemente ed è molto vigorosa, e si copre letteralmente di lampioncini giallo oro, da fine maggio a settembre-ottobre.
In questo periodo il giallo puro dei fiori mette in evidenza i frutti già formati.
Buffissimi piumotti, prima argentati e traslucidi come ragni fantasma, poi, mano a mano che maturano, si trasformano in piccoli vecchietti canuti e capelloni, che fanno capolino dalle foglie che cominciano a virare (cambiare colore).
Il contrasto è ancora più accentuato e i piccoli soli della clematide splendono fino al tramonto, se si pianta insieme ad un rampicante con la veste autunnale rosso-violetto (vite americana ecc.).
E stasera sono in vena: tadà cenetta indiana!
Mi sembra di capire, sbirciando i vari post delle amiche e amici bloggisti, che la cucina indiana goda sempre più di un ottimo momento!
Da vegetariano è una cucina che conosco e apprezzo da parecchio, ma preferisco le ricette fatte in casa, dove le spezie, ma soprattutto il "piccante", possono essere tenuti sotto controllo.
E' partito tutto dalla solita biokistl: stavolta conteneva, oltre a vari ortaggi e frutta, anche due giganteschi rapanelli bianchi, di quelli simil-daikon, ma più piccantini.
Mi piacciono anche in insalata, ma mi è venuta voglia di oriente! e allora
MUNG DAL E MOOLI
I dal sono creme di legumi (ceci, lenticchie, mung = soia verde...), una via di mezzo tra una vellutata e una zuppa di verdure. Il Mooli è il rapanello bianco stufato alle spezie. Per il dal ho messo a bagno, la sera prima una bella tazza di mung, e poi li ho lessati al dente (15 minuti di fiiiiiii della pentola a pressione). Ho ridotto a cubetti due piccole zucchine e cinque-sei pomodori maturi, privati dei semi. Ho scaldato in una pentola capiente due cucchiaiate di ghee (ghii = burro chiarificato, si può preparare in anticipo e poi congelare o tenere in frigo per tantissimo tempo! lo facevano anche le mie nonne quando non avevano il frigo!) e ci ho fatto rosolare un cucchiaino scarso di curcuma macinata giallo potente - mi fa impazzire, sa di tempio!) e la punta di un coltello di assafetida (giuro ce l'ho! chiedetelo a mrs.bee che l'adora!), poi ho aggiunto i mung e ho fatto rosolare ancora, ho aggiunto il resto delle verdure insieme a un paio di fettine di peperoncino fresco e ho fatto nuovamente soffriggere, poi ho coperto d'acqua calda e ho portato ad ebollizione. Ho coperto il tegame, ho abbassato la fiamma e ho lasciato cuocere per 20', finchè la zuppa non è diventata bella cremosa, ho regolato di sale solo alla fine. A parte ho fatto diventare nocciola tre cucchiaiate di ghee con un cucchiaino di semi di senape neri e gialli e mezzo cucchiaino di cumino di malta (non il carvi!) e li ho aggiunti, belli sfrigolanti, nelle scodelle di dal.
Per il MOOLI, ho sbucciato il rapanello bianco, l'ho tafliato a metà per il lungo e ne ho ricavato tante mezzelune di tre millimetri di spessore. In una padella antiaderente ho scaldato tre cucchiai di olio (ho usato girasole, ma va bene anche soia, non credo che l'olio evo si sposi!) e ci ho fatto rosolare un cucchiaino di semi di "cumino nero" (che in realtà sono i semi di nigella), dopo qualche minuto, quando i semi sfrigolavano ho aggiunto un bel cucchiaino di curcuma (che ci devo fare mi piace assai!), un cucchiaino scarso di paprica dolce e il rapanello. Ho fatto rosolare un pochino e ho aggiunto pochissima acqua. Ho cucinato coperto per 10', quasi a fine cottura ho aggiunto poco sale. Va accompagnato con yogurt denso spolverato di peperoncino. Non avevo tempo per fare anche un pane indiano (ma quanto sono buoni i pani indiani!!), ma devo dire che il pane carasau (resto della vacanza sarda) si accompagnava perfettamente con tutti questi sapori speziati. Nemmeno a dirlo che i piccoli mostri per cena hanno voluto pasta in bianco e wuerstel!


Ho sbucciato e tagliato in 4 spicchi 6-8 nettarine (pesche noci), le ho disposte a raggiera sul fondo di una teglia con i lati un po' svasati, precedentemente coperta di zucchero di canna (bianco). Ho passato velocemente la tortiera sul fuoco per caramellare un po' lo zuchero.
Ho preparato la pasta con 350 gr di farina setacciata, due cucchiaini di cremor-tartaro, un pizzico di sale, 100 gr di zucchero di canna (bianco), 120 gra di burro morbido, due uova, una punta di 



fortuna anche una tonnellata di porcini vellutati, di tutte le sfumature del crema e del bruciato, che si stagliavano sul muschio verde cupo, o si mimetizzavano tra le foglie secche dei faggi.













Al mercato ho trovato delle melanzane perline bellissime,come potevo non cogliere al volo il meme della melanzana?!



